Scatta la riqualificazione degli alloggi Erap

Edilizia popolare, a Fermo l’accordo con la Regione prevende l’intervento su cinque immobili. Di Ruscio: "Un ente vicino ai territori"

Ancora un finanziamento e una importante intesa è stata approvata dall’Erap, il 20 giugno, questa volta con la Regione Marche nell’ambito del programma ‘Sicuro Verde e Sociale’, fondo complementare al Pnrr, con il quale si andranno a realizzazione 17 interventi di riqualificazione di edilizia residenziale pubblica per un totale di oltre 21 milioni di euro.

Gli interventi, che riguarderanno il miglioramento sismico e l’efficientamento energetico, oltre che la razionalizzazione degli spazi, frazionamenti e ridimensionamento degli alloggi, saranno attuati su 184 alloggi sparsi per le provincie di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.

A Fermo in particolare il progetto riguarda cinque immobili in via Leonardo Da Vinci, due in via Enrico Fermo e uno in vicolo Colonna. Oltre questi, sono da aggiungere anche quelli presentati dai vari Comuni che, mediante convenzionamento, potranno avvalersi del supporto tecnico dell’Erap, ente strumentale della Regione Marche in ambito di edilizia residenziale pubblica. "Un ente sempre al fianco delle realtà territoriali – ha sottolineato il presidente Saturnino Di Ruscio – che si impegna nel rendere gli alloggi non solo più confortevoli, ma anche più efficienti e rispondenti alle necessità di tutte le tipologie familiari oggi presenti in società". Un impegno reale anche per contrastare il fenomeno dell’emarginazione delle ragazze vittime di tratte, ad esempio, l’Erap Marche ha aderito, su proposta della Cooperativa On The Road, al progetto interregionale per interventi di supporto all’integrazione sociale, sanitaria, abitativa e lavorativa di cittadini di paesi terzi vittime e potenziali vittime di sfruttamento lavorativo. "Un’attenzione a tutto tondo – conclude Di Ruscio – ci sono ampi spazi di crescita dell’Ente nell’obiettivo comune di dare al maggior numero possibile di persone una vita migliore, soprattutto ai soggetti più bisognosi e fragili".

Angelica Malvatani