Per mesi aveva terrorizzato i pensionati e gli anziani di Porto Sant’Elpidio, Lido Tre Archi e Lido di Fermo con una lunga serie di scippi, rapine e furti. Per questo motivo S.M., un marocchino di 40 anni, senza fissa dimora, che gravitava nell’ambiente dei tossicomani del posto, è finito davanti ai giudici del Collegio Penale di Fermo.
L’uomo, al termine del processo, è stato condannato a quattro anni e due mesi per rapina impropria plurima e furto. A scoprire il malvivente, all’epoca dei fatti, era stata la polizia di Fermo. L’epilogo dell’indagine era scattato un sabato mattina, quando al 113 era pervenuta una richiesta d’intervento A Porto Sant’Elpidio, dove era stato messo a segno l’ennesimo scippo ai danni della pensionata di turno, intenta a fare la spesa.
Sul posto erano immediatamente intervenuti gli uomini del commissariato, che, raccolte le prime testimonianze e ricevute indicazioni dai cittadini circa la via di fuga dello scippatore in sella ad una bicicletta, si erano subito messi al suo inseguimento.
La fuga si era protratta fino al Lido Tre Archi, poi, intuito che l’uomo stesse per far perdere le sue tracce tra i palazzoni del quartiere, gli agenti si erano diretti nell’area a ridosso del complesso indicato come R17, e qui avevano rintracciato il marocchino, che stava tentando di nascondersi sotto un’auto parcheggiata in strada.
Nonostante fosse ormai stato scoperto, per non farsi catturare, l’uomo aveva cercato di opporre una forte resistenza, tanto da far scoppiare una breve colluttazione con le forze dell’ordine che tentavano di riportarlo alla calma.
I poliziotti però lo avevano bloccato, ricondotto alla ragione e caricato in auto per poi accompagnarlo in questura, dove è stato identificato.
Le susseguenti indagini dei poliziotti avevano permesso di scoprire che il quarantenne si era reso protagonista di altri sei scippi, rapine e furti sempre nel territorio.
Fabio Castori