
Viaggiava in auto con 63 dosi di cocaina pronte per essere smerciate. La cosa però non era sfuggita alla polizia...
Viaggiava in auto con 63 dosi di cocaina pronte per essere smerciate. La cosa però non era sfuggita alla polizia che, durante la notte, aveva tratto perquisito anche la sua abitazione, rinvenendo un machete, una pistola e denaro. A quel punto aveva tentato la fuga e per lui, un albanese di 30 anni irregolare, erano scattate le manette. Il giovane è comparso alla sbarra e, a conclusione del processo, è stato condannato a due anni e otto mesi per spaccio e resistenza a pubblico ufficiale.
L’operazione era scattata nel settembre scorso quando gli agenti in via borgo Rosselli avevano intimato l’alt a una vettura con il 30enne alla guida. Ad insospettire i poliziotti era stata l’atteggiamento del conducente che, vista la pattuglia, aveva aumentato repentinamente l’andatura. Gli uomini della questura avevano fatto inversione e avevano raggiunto il veicolo, bloccandolo. Il giovane alla guida con un movimento rapido aveva preso qualcosa nell’abitacolo e lo aveva lanciato dal finestrino. Una seconda pattuglia aveva recuperato gli involucri, ben 60 "palline" in cellophane, quasi 11 grammi di cocaina, già confezionate per la vendita. Dentro al veicolo sono state rinvenuti altre 3 dosi, sempre confezionati in "palline", contenenti un grammo di cocaina. La droga era stata posta sotto sequestro, così come il denaro che giovane deteneva nel portafogli, pari a 755 euro, probabile provento dello spaccio.
Gli agenti, quindi, hanno deciso di effettuare una perquisizione nel domicilio del 30enne albanese, un appartamento di Campofilone: rinvenuto un machete di 49 centimetri in cucina, in camera da letto, occultati tra gli indumenti e dietro una cassettiera, erano stati invece scoperti una scatola con all’interno una pistola a gas replica di una Sig Sauer priva del previsto tappo rosso di sicurezza e un borsello contenente 2.800 euro. Le armi e il denaro erano stati posti sotto sequestro. Nella casa, inoltre, era stato trovato vario materiale plastico utile per il confezionamento e compatibile con quello utilizzato per incartare la droga rinvenuta.
Inoltre, all’interno dell’abitazione, erano presenti altri due albanesi e durante le fasi dell’operazione di perquisizione il 30enne e uno dei suoi connazionali avevano tentato la fuga guadagnando l’uscita, ma venendo entrambi bloccati dagli agenti dopo un rapido inseguimento. Il 30enne era stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale, l’altro era stato denunciato soltanto per resistenza a pubblico ufficiale e la magistratura procede nei suoi confronti con un altro fascicolo d’indagine.
Fabio Castori