Torni la pace nei nostri cuori, a cominciare da là fuori. Frastuono doloroso e pioggia di lacrime cadenti: è la guerra. Dolce melodia dai mille colori: è la pace. Guerra è quando papà ti dà un bacio triste, forse l’ultimo: va a combattere. Pace è il mio cane quando, a modo suo, mi abbraccia. Ridere con mio fratello e sentirmi sereno tra le coccole di mamma e papà. Guerra è rovina. E dappertutto fumo, polvere e fango. Pace è la natura, specialmente in primavera, quando il sole con la sua luce nutre i fiori e scalda i cuori. Guerra è il dolore nel vedere i tuoi cari sacrificare la vita per te, per la tua nazione. Paura di perdere chi ami, avere il cuore pieno di quella tristezza che imprigiona la felicità. Volti sfigurati dalla sofferenza, sguardi bui e spenti, capelli mossi dal vento sporco di morte. Guerra è disumanità, rabbia e cattiveria. Sa di fiamme, di bruciato. E di paura. Pace è di sicuro felicità e tanto amore. È un arcobaleno. È quando i bambini escono dalle scuole e ridono forte. È poter ascoltare il silenzio ovattato della neve o il rumore delle onde che si infrangono sulla costa. E poter sognare. Guerra è scappare, piangere e morire. Pace, invece è vivere, giocare e gioire. Ma allora la pace dovrebbe essere tanto semplice. E invece no. Però, che bella parola: pace. Bianca, come la luce dell’umanità. La guerra ha due colori: il nero della morte e il rosso del sangue versato. La bandiera della pace ha sette colori con tante sfumature: ci ricorda le infinite valide motivazioni per non iniziare la guerra. In pochi hanno la pace, ma farebbe stare bene tutti. La pace va cercata, costruita, mantenuta e protetta come una rosa delicata. La pace sa di vittoria. È la vittoria.
Classe II A