Tentano il furto alla ferramenta Colantonio

La banda di professionisti stava per portare via materiale per oltre 60mila euro, ma è dovuta fuggire per l’arrivo della vigilanza privata

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La ferramenta Colantonio, a Casette d’Ete, è stata presa di mira da una banda di malviventi (erano almeno quattro, cinque) che sono entrati in azione intorno alla mezzanotte, nella notte tra martedì e mercoledì, che hanno tentato il colpaccio, cercando di portare via materiale e attrezzi per almeno 60mila euro, ma alla fine, visto l’arrivo degli agenti della sicurezza privata, hanno dovuto ripiegare su un bottino di gran lunga inferiore (che, ieri, i proprietari stavano quantificando), dandosi alla fuga in mezzo ai campi e facendo perdere le loro tracce. Il dato certo, e inquietante, è che ad agire sono stati dei professionisti. Innanzitutto, gli agenti dell’Axitea (i primi a giungere sul posto, insospettiti dal fatto che la tripla tecnologia di sicurezza installata a protezione dell’attività, non rispondeva a dovere) e i carabinieri arrivati subito dopo, hanno ravvisato la totale assenza di segni di effrazione, segno che un basista si era nascosto in negozio fin dalla sera, prima della chiusura, pronto ad entrare in azione nottetempo. I malviventi sapevano esattamente come muoversi nel negozio, dove cercare e cosa fare per manomettere, servendosi di un jammer (un disturbatore di frequenza, che non fa partire l’allarme nelle periferiche di competenza), il sistema di allarme e di videosorveglianza, tanto che hanno tagliato con un frullino la cassaforte contenente il registratore delle immagini che hanno rubato, eliminando così ogni prova. Secondo quanto è stato possibile ricostruire, prima di essere sorpresi dall’arrivo della vigilanza, la banda aveva vuotato il negozio di ferramenta, trasportato all’esterno, sull’enorme piazzale antistante, materiale per 50-60mila euro, avevano preso le chiavi del mezzo aziendale e avevano iniziato a caricare la refurtiva. Al momento della fuga, devono aver caricato quello che potevano su un’auto con cui erano arrivati. "Non è la prima volta che ci capita di essere derubati, sarà almeno la quinta, – dice il titolare, Giuseppe Colontanio – e, anche per questo abbiamo installato un triplo ponte che, stavolta, ci ha salvato perché quando uno dei tre non risponde. Siamo riusciti a sventare il grosso del furto.". Per buona parte della giornata, la ferramenta è rimasta chiusa sia per consentire i sopralluoghi e i rilievi da parte delle forze dell’ordine, sia per rimettere a posto tutto il materiale che i delinquenti contavano di rubare e che invece è rimasto nel piazzale.

Marisa Colibazzi