
"E’ stato difficile trovare una stanza"
Giulia Viozzi, 19 anni, di Fermo, ha scelto la facoltà di scienze politiche relazioni internazionali e diritti umani, e lo sta facendo a Padova dove ha dovuto trovare una stanza. "Ho trovato casa con molta difficoltà. Non appena venivano pubblicati sui social annunci di disponibilità di case, i contatti erano talmente immediati che moltissime volte sono rimasta impossibilitata a rispondere. E comunque i prezzi erano davvero esorbitanti". Qualche esempio? "Le singole partivano da 400 euro, sempre in centro città. Avevo visto una singola da 350 ma era una stanza talmente piccola, c’era spazio solo per un letto, neanche per l’armadio. Quindi ho dovuto fare visite su visite per trovare qualcosa alla mia portata". Giulia ha portato avanti la sua ricerca soprattutto autonomamente: "Ho chiesto anche agenzie, ma in qualche caso non volevano neanche che lasciassi il mio numero perché avevano talmente tante richieste da evadere che non avrebbe avuto senso". Tra le tante disavventure con cui questa giovane studentessa fermana ha dovuto confrontarsi, ne è capitata una particolarmente amara e surreale: "Un agente immobiliare ha voluto sapere di dov’ero perché non volevano persone che fossero del sud, e per loro le Marche sono sud, in quanto il proprietario di un alloggio che si era reso disponibile, aveva avuto un’esperienza talmente negativa con ragazzi del sud che non ne voleva più e accettava solo inquilini del nord". Poi la fortuna è girata anche per Giulia che la casa l’ha trovata: "E’ accaduto che una ragazza ha risposto al mio annuncio e quindi adesso ho una stanza, pago 350 euro al mese, utenze escluse. Si trova a una ventina di minuti a piedi dalla mia facoltà, ma è una zona abbastanza ben servita e va bene così. In casa siamo in quattro, tutte ragazze, c’è un solo bagno ma stiamo bene". Anche in questo caso, Giulia ha dovuto versare tre mensilità di caparra, "non mi hanno chiesto garanzie particolari, ma in altri casi sì, le chiedevano da parte dei genitori per avere garanzie sui pagamenti".
Marisa Colibazzi