ALESSIO CARASSAI
Cronaca

"Tutto tremava, è stata una scossa lunghissima"

Mary Montevidoni è tornata a Servigliano dopo aver vissuto il sisma di Marrakech: "Per prima cosa ho chiamato le persone più care"

Mary Montevidoni
Mary Montevidoni

Servigliano (Fermo), 12 settembre 2023 – “Appena arrivata in Italia ho chiamato le persone più care". Sono i primi pensieri che Mary Montevidoni, residente a Servigliano ha avuto una volta scesa all’aeroporto di Fiumicino dopo aver vissuto la scossa sismica che ha devastato Marrakech. Intorno alle 23 (ora italiana) di venerdì la terra ha iniziato a tremare, una scossa di magnitudo 6,8 della scala Richter. Si stava godendo una vacanza premio offerta dalla ‘Vorwerk Italia’ la ditta per cui lavora Mary Montevidoni, insieme ad alcune colleghe nel ‘Savoy Le Grand Hotel’ di Marrakech, quando è arrivata la prima scossa.

Cosa stava facendo?

"Stavamo rientrando in camera la porta dell’ascensore si apre e improvvisamente tutto ha iniziato a tremare. E’ stata una scossa lunghissima, tutte abbiamo avuto una gran paura. Una volta che ci siamo riprese, la proprietà dell’hotel ci ha invitato a scendere in piscina il posto più sicuro e a non uscire dalla struttura. Ha ripensato al sisma del 2016 nelle Marche? Un pensiero c’è stato, qui ero a centinaia di chilometri da casa e la tensione era molto più forte. La Vorwerk Italia però devo dire è stata straordinaria, ci ha contattato, si è assicurata della nostra incolumità, ha contattato le nostre famiglie per rassicurarle e si è mobilità per organizzare il nostro rientro. In questo senso ci siamo sentite protette".

Cosa avete fatto in hotel?

"Non era facile dormire, ma comunque eravamo in una situazione controllata, acqua e provviste erano garantite, non abbiamo vissuto il dramma della popolazione, dovevamo attendere di essere rimpatriate".

Quando avete avuto la percezione di ciò che era successo?

"Domenica mattina quando siamo salite sul pullman per raggiungere l’aeroporto. L’hotel si trova fuori dall’abitato e nel tragitto solo una strada in mezzo al deserto. Però abbiamo visto tante gente accampata, lì abbiamo capito che la gente aveva dormito in strada. Poi una volta in Italia visionando le immagin dei tg ho capito la reale portata dell’accaduto".

Cosa ha fatto appena scesa a Fiumicino?

" Ho subito chiamato i miei familiari e le persone a me più care, sono stati momento difficili ancora oggi devo riprendermi. Sul momento reagisci alla situazione, adesso con calma riesci a capire il pericolo scampato. E’ stata una esperienza che invita a riflettere sui valori della vita. Il suo pensiero per la popolazione del Marocco? Fra il personale dell’hotel ho visto molta gente disorientata. Mi spiego meglio, stando ai loro racconti sono oltre 200 anni che in Marocco non si avvertiva una scossa di terremoto intensa, oltre ai danni e alle persone purtroppo decedute, la popolazione ha accusato il colpo. Spero che ci siano per loro degli aiuti immediati.

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