ANGELICA MALVATANI
Cronaca

Urologia sugli scudi. Il ’Bollino Azzurro’ arriva in ospedale

Salute Uro-Andrologica: l’ospedale Murri di Fermo è da "Bollino Azzurro". Il nosocomio fermano, infatti, figura tra i 156 ospedali che...

Mahmoud Yehia, Flavia Tombolini e Calogero Gucciardino ritirano il premio

Mahmoud Yehia, Flavia Tombolini e Calogero Gucciardino ritirano il premio

Salute Uro-Andrologica: l’ospedale Murri di Fermo è da "Bollino Azzurro". Il nosocomio fermano, infatti, figura tra i 156 ospedali che quest’oggi hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento promosso dalla Fondazione Onda Ets. Un riconoscimento che è stata consegnato ieri a Milano al direttore della Uoc Urologia del Murri, Mahmoud Yehia, Flavia Tombolini e Calogero Gucciardino , hanno infatti ritirato la targa con il "Bollino Azzurro 2025" rilasciato nell’ambito della seconda edizione dell’iniziativa nazionale. Un ambìto riconoscimento che testimonia l’altissima qualità sanitaria e le indiscusse capacità professionali del personale del reparto guidato dal dottor Yehia, che, eccellenza per il Murri, rappresentano un vanto per il Murri e un punto di riferimento per l’intera sanità fermana. Il riconoscimento, infatti, viene assegnato agli ospedali virtuosi nell’offerta di servizi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione in ambito uro-andrologico in ottica multidisciplinare, con focus sul tumore della prostata e alle complicanze funzionali postchirurgiche. "Il Bollino Azzurro viene assegnato considerando la presenza nell’ospedale, si legge nella comunicazione ufficiale di Fondazione Onda, di servizi di promozione della prevenzione della salute sessuale e riproduttiva maschile, di percorsi diagnostico-terapeutici multidisciplinari per le problematiche uro-andrologiche, di servizi clinico-assistenziali dedicati al tumore della prostata e alle complicanze funzionali post-chirurgiche e ulteriori servizi volti a garantire un’adeguata accoglienza e assistenza dei pazienti". Grande la soddisfazione dell’Ast e dell’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini.