MARISA COLIBAZZI
Cronaca

Utilizzo della battigia . Divieto per tre chalet

Ordinanza del sindaco per l’interdizione nelle spiagge prospicienti Salè, Vaca Paca e ‘Il Veliero’.

Ci sono tratti in cui l’effetto dell’erosione marina sottoflutto ha fatto scomparire l’arenile

Ci sono tratti in cui l’effetto dell’erosione marina sottoflutto ha fatto scomparire l’arenile

E’ opinione comune che le scogliere emerse realizzate ormai su tutto il versante sud e arrivate fin quasi alla zona centrale della costa elpidiense, stanno facendo la loro parte, portando a una ricrescita della spiaggia là dove il litorale è ‘protetto’ dalla loro presenza. Ma c’è anche qualche eccezione nel senso che ci sono tratti in cui l’effetto dell’erosione marina sottoflutto ha fatto scomparire l’arenile davanti ad almeno tre stabilimenti balneari. Era successo anche lo scorso anno e si è ripetuto anche in questa estate tanto che il sindaco Massimiliano Ciarpella ha emesso una ordinanza di interdizione dell’uso della battigia nelle spiagge prospicienti gli chalet Salè e Vaca Paca (lungomare Faleria) e ‘Il Veliero’ (lungomare centro). In queste concessioni balneari di fatto è del tutto assente la fascia di arenile che può consentire una sicura presenza dei bagnanti "a fronte di possibili e improvvise accentuazioni del moto ondoso" si legge nell’ordinanza appena emessa in cui si stabilisce, appunto, di interdire l’accesso pubblico alla battigia per garantire la sicurezza pubblica.

Un provvedimento entrato in vigore da ieri e che lo resterà fino al 30 settembre e che prevede il divieto da parte dei tre concessionari di spiaggia interessati di collocare nei tratti indicati ombrelloni, lettini, sdraio, evitando ovviamente anche di dover garantire il servizio di salvataggio a mare. Che situazioni simili potessero verificarsi era stato previsto considerato che, man mano che prosegue la posa in opera dei massi per le scogliere emerse, le correnti marine avrebbero potuto provocare fenomeni erosivi nelle parti non ancora protette. Intanto, a stagione estiva iniziata, le chiatte sono ancora al lavoro per realizzare altre scogliere e potenziare l’opera di difesa della costa a tutela di stabilimenti balneari e bagnanti.

m.c.