
Piazza Mentana
Piazza Mentana, trovata la quadra per la riqualificazione. Appalto dei lavori ad ottobre, nuova piazza a primavera 2026. Una storia per certi versi strana quella di piazza Mentana, che è l’unica vera piazza della città. La passata amministrazione ne aveva lasciato in eredità il progetto di recupero approvato, finanziato e appaltato. La ditta appaltatrice, però rinunciò all’incarico e la nuova amministrazione ha messo in standby il progetto fin dal suo insediamento, quasi tre anni fa, senza spiegare i motivi per i quali non si procedeva all’appalto dei lavori. Finché è stato lo stesso sindaco Valerio Vesprini a svelare l’arcano affermando che: "Il tempo non è trascorso invano, ma è stato impiegato in una serrata trattativa con la soprintendenza per studiare la possibilità di inglobare nel progetto della piazza il gazebo della gelateria Pelacani. Abbiamo avuto il parere preventivo dalla soprintendenza per apportare la modifica al progetto tesa ad inglobare parzialmente nella piazza il gazebo che sarà di dimensioni un po’ ridotte e verrà collocato per metà nella piazza e per l’altra metà sui parcheggi che circondano l’area. I lavori cominceranno ad ottobre per avere la nuova piazza per la primavera 2026".
Incaricato di aggiornare il progetto l’ingegnere Simone Palmieri che ha rappresentato la piazza inglobata ad ovest con l’accesso alla Stazione Ferroviaria e ad est con lo slargo che porta sul lungomare. Accessibile e livellata al piano strada da tutti i lati, in terra battuta, oltre ad un patrimonio verde in armonia con il clima marino e una nuova illuminazione affidata all’architetto Giacomo Ortenzi.
Secondo il primo cittadino, è importante creare le condizioni di vivibilità di quella bella piazza, quindi nuove alberature, come lecci, tassi, cipressi per garantire l’ombra, numerose le panchine ne sono previste 36 in legno, una pavimentazione adatta al qualsiasi transito pedonale, quindi anche per i portatori di handicap: Sarà in terra battuta, Le aiuole sono un po’ più grandi delle attuali e sono in travertino, Anche per i materiali – specificano i progettisti - abbiamo optato per soluzioni classiche e naturali, che la soprintendenza ha comunque chiesto di sottoporle i campioni del legno, della pietra e della terra battuta. In particolare la terra battuta in base all’inerte che si mette può avere colorazioni diverse e anche questa scelta la faremo con la soprintendenza. L’illuminazione laterale che evidenzia i passaggi laterali e centrali su lampioni in modo che dal laterale arriviamo al centro. Il centro è lasciato con una luce più tenue perché risalterà il monumento con una illuminazione del monumento.
Silvio Sebastiani