Tirreno Adriatico: Schmidt vince la tappa fermana

Successo in volata della sesta e penultima tappa della competizione, la Castelraimondo-Lido di Fermo di 169 chilometri. Secondo Brent Van Moer (Lotto Soudal), terzo Simone Velasco (Gazprom-RusVelo)

Schmidt vince la sesta tappa della Tirrenp Adriatico

Schmidt vince la sesta tappa della Tirrenp Adriatico

Lido di Fermo, 15 marzo 2021 - Da Castelraimondo a Lido di Fermo la sesta tappa della Tirreno–Adriatico ha ricordato in partenza quanto ancora le ferite del terremoto siano aperte ma ha anche raccontato con lo sport, quanto la tenacia alla fine sia premiante. A presentarsi al traguardo, dopo 169 km, non è stato il gruppo per una attesa volata a ranghi compatti ma un gruppo di 6 coraggiosi che aveva preso il largo dopo 20 km, capaci di farsi sottovalutare dal plotone tanto da guadagnare un vantaggio poi incolmabile. A mettere la sua firma sulla sesta tappa della Corsa dei due mari è dunque Mads Wurtz Schmidt (Israel Start-Up Nation), il danese che aveva voluto portare via la fuga e che aveva inseguito questa vittoria fin dalla prima frazione. Campione del mondo a cronometro juniores e under 23, Schmidt fa anche parte del quartetto di inseguimento su pista che sta dominando nei tondini mondiali, un corridore di grande qualità che dopo una carriera brillante tra i dilettanti, passato professionista nel 2017 vede le marche regalargli oggi il suo primo trionfo da professionista, un momento che sarà indelebile per tutta la vita. Ottima anche la prova dell’italiano Simone Velasco (Gazprom-Rusvelo) che ha riconosciuto subito la fuga buona, entrandovi e terminando con un buon 3° posto in una volata poderosa. Tutto tranquillo in classifica generale, con il leader Tadej Pogacar (UAE-Team Emirates) che oltre a mantenere il gradino più alto oggi ha anche la certezza della conquista della maglia degli scalatori e ha sua anche la bianca ella classifica giovani. Domani, gran finale a San Benedetto del Tronto con la classica cronometro e l’attesissimo spettacolo di Filippo Ganna, campione del mondo di specialità e vera freccia tricolore. “Quando metto il numero sulla schiena sento la competizione – ha detto oggi Ganna - Ci vediamo domani”.

La tappa

Dopo la pioggia di ieri, il sole oggi è tornato a baciare la corsa, salutata anche dalle persone che uscite dalle case hanno potuto per un istante respirare aria di normalità in un periodo così particolare come quello che si sta attraversando. Purtroppo non c’è il pubblico delle grandi occasioni come la storica Corsa dei due mari merita e mette tristezza pensare che i tifosi e i bambini non possono avvicinare i propri campioni, ma sono tutti certi che questo momento passerà e allora torneranno a caccia di autografi, borracce e selfie, momenti che saranno gustati più di prima.

La tappa dei muri di ieri, nelle gambe dei corridori si fa sentire ma a dettare le regole del gioco sono soprattutto le ruote veloci del gruppo che oggi vogliono firmare questa frazione che nonostante gli strappetti ben si presta ad uno sprint finale. Sono tutti molto stanchi ma per gli sprinter ci sono i km giusti per ritrovare la gamba dopo le fatiche di ieri mentre altri, cercano la soluzione della fuga. Ci riescono in sei che trovano via libera dal gruppo solo dopo una ventina di km dalla partenza: Simone Velasco (Gazprom-Rusvelo), Jan Bakelants (Intermarchè - Wanty - Gobert Matèriaux), Brent Van Moer (Lotto-Soudal), Mads Wurtz Schmidt (Israel Start-Up Nation), Nelson Oliveira (Team Movistar) e Emils Liepins (Trek-Segafredo). Riescono a guadagnare terreno e al gpm di Monte San Giusto, che segna il confine tra le province di Macerata e di Fermo, fanno segnare un vantaggio di bel 6’ sul gruppo, gap massimo raggiunto. Al gran premio della montagna mette dunque la sua ruota davanti a tutti Schmidt su Bakelants e Velasco, determinando anche la vittoria di Tadej Pogacar della maglia di scalatore della Tirreno. Da qui, il vantaggio dei fuggitivi comincia pian piano a scendere conoscendo il tracciato dei 4 giri del circuito finale che comprende la breve ascesa del primo chilometro della storica salita di Capodarco prima di dirigersi nuovamente su San Marco e conoscere l’arrivo di Lido di Fermo, molto tecnico, stretto e con diverse curve, adatto a chi ha colpo d’occhio e coraggio. Bruttissima caduta a 58 km dalla fine, nell’abitato di Fermo, per Simon Carr (Ef) che dopo aver colpito violentemente un cartello spartitraffico ed essere rovinosamente finito a terra, facendo temere il peggio, si è rialzato come un gatto riprendendo miracolosamente la corsa.

I fuggitivi, dunque, a tre giri dalla fine, si presentano all’appello del traguardo con 3’37 sul gruppo uscito in fila indiana da una doppia curva che sottolinea la bellezza del lungomare di Fermo dove sulla spiaggia si mostra spettacolare dall’elicottero la scritta ‘Lido di Fermo’ disegnata dalle sdraio e ornata dalla bici stilizzata del simbolo della Tirreno. Passano i km, il blu del mare si intervalla con il verde brillante dei campi delle colline marchigiane. A far suo lo sprint del traguardo, a 3 giri dalla fine è Liepins mentre il gruppo transita a 3’, deciso a chiudere il gap ma forse troppo lenti nel provarci. Si arriva dunque a 16 km dalla fine, il primo a provare a uscire dal gruppo per raggiungere i fuggitivi è Kung ma il plotone lo tiene a tiro mentre il gap dei 6 di testa si riduce ma sorprendentemente non crolla. Gli inseguitori, infatti, ad ogni giro avevano perso 44”, 39” ma solo 15” nell’ultimo passaggio e questo potrebbe davvero riservare una sorpresa.

Al suono della campana dell’ultimo giro, i 6 infatti mantengono 2’ sul gruppo che mantiene una buona andatura ma forse non sufficiente per riuscire ad andare a prendere le lepri. Sulla salita di San Michele, a 7 km dalla fine, i battistrada perdono la compagnia di Liepins mentre dietro il plotone pare essersi rialzato, a una distanza di 1’50. Le carte del poker di testa si danno cambi regolari mentre alle spalle il gruppo continua a guardarsi in faccia. A 3 km dalla fine, 1’45” di vantaggio fa sentire ai 5 il sapore della vittoria e il primo a volersi far trovare pronto è l’italiano Velasco, con il gesto inequivocabile di stringersi gli scarpini. Il gruppo è stato decisamente beffato in quella che sarebbe stata la seconda e ultima occasione per i velocisti. Siamo ormai all’ultimo km, i battistrada hanno ancora 1’29 e possono prendersi il lusso di studiarsi. Velasco si posiziona in coda e il rettilineo di 450 metri vede lanciata da Oliveira una volata lunga. Il primo a rispondere è Schmidt al quale risponde Velasco ma è il danese, tra gioia e incredulità, a mettere la sua ruota davanti a tutti in un finale davvero a sorpresa. Dietro di lui, Brent Van Moer e Simone Velasco.

Al gruppo rimane solo l’amara gioia di uno sprint per conquistare il 6° posto, presentandosi al traguardo con 1’09 di ritardo. E Tim Merlier a imporsi su Davide Ballerini ed Elia Viviani. Stavolta i fuggitivi hanno avuto ragione, sei passisti molto forti che il gruppo ha lasciato fare fino a fargli raggiungere un vantaggio così elevato da non essere più colmato.

Le classifiche

La tappa: 1 - Mads Würtz Schmidt (Israel Start-Up Nation) - 169 km in 3h42'09", media 45.645km/h 2 - Brent Van Moer (Lotto Soudal) s.t. 3 - Simone Velasco (Gazprom Rusvelo) s.t. La classifica generale 1 - Tadej Pogacar (UAE-Team Emirates) 2 - Wout van Aert (Team Jumbo-Visma) a 1'15" 3 - Mikel Landa (Bahrain - Victorious) a 3'00" Le maglie - Azzurra, leader della classifica generale - Tadej Pogacar (UAE-Team Emirates) - Ciclamino, leader della classifica a punti - Wout van Aert (Team Jumbo-Visma) - Verde, leader del Gran Premio della Montagna - Tadej Pogacar (UAE-Team Emirates) - Bianca, leader della Classifica dei Giovani - Tadej Pogacar (UAE-Team Emirates)

La tappa di domani

Come da tradizione, la cronometro di San Benedetto del Tronto decreterà il vincitore della Corsa dei due mari, consegnando il tridente di Nettuno. Il primo ciclista prenderà il via alle 13.20 per affrontare 10 km snocciolati su viale Trieste, viale Scipioni, Piazza Salvo D'Acquisto con il rilevamento intermedio del tempo, via dei Laureati, via dei Mille, via Alfredo Scipioni e l’arrivo in Piazza Giorgini. Sarà possibile seguire la crono da Rai Sport Hd dalle 13.15 e rai due dalle 15.15.

La guida Tirreno Adriatico 2021: le tappe delle Marche, date e favoriti

tappa 1 lido di Camaiore altimetria