LAURA GUERRA
Sport

Tirreno Adriatico tappa di oggi, Mathieu Van Der Poel vince nelle Marche

Con una fuga solitaria a 50 km dal traguardo, l'olandese volante conquista la vittoria di tappa a Castelfidardo davanti a uno scatenato Pogacar che con una colossale rimonta arriva secondo e consolida la sua leadership in classifica generale

Mathieu Van Der  Poel (Ansa)

Mathieu Van Der Poel (Ansa)

Castelfidardo, 14 marzo 2021 - La Tirreno – Adriatico è arrivata oggi nelle Marche con la sua 5° giornata, e lo ha fatto con la tappa più dura resa ancor più spettacolare dalla lotta di due campioni come Mathieu Van Der Poel e Tadey Pogacar, il leader della generale.

In una giornata da lupi, con pioggia e freddo, i 205 km da Castellalto a Castelfidardo erano stati definiti la ‘tappa dei muri’, andando a toccare i 2700 metri totali di dislivello, con salite fino al 19% che però non hanno fatto paura all’olandese volante, capace di bissare il successo di Gualdo Tadino di venerdì.

Figlio d’arte, di Adrie van der Poel e nipote del grande Raymond Poulidor che l’aveva definito essere meglio di lui “testardo, caparbio e fortemente orientato alla vittoria”, Mathieu dopo diversi scatti, ha messo nel sacco tutti a 50 km dal traguardo, e con una barretta in bocca quasi a voler far abbassare la guardia agli avversari, ha dato la stoccata giusta facendo un vuoto sempre più incolmabile. Col trascorre delle salite il gruppo alle spalle si era frantumato ed a interpretare abilmente i giochi è stato il leader della generale Pogacar che, in una classifica ancora stretta, ha visto rimanere indietro alcuni diretti avversari ma non Wout Van Aert, secondo nella generale e assolutamente da staccare.

Lo fa a 17 km dal traguardo con un attacco solitario capace di arrivare anche a insidiare la vittoria dell’olandese, guadagnando secondi su tutti. Tra emozioni e colpi di scena, il traguardo di Castelfidardo ha dunque incoronato il coraggio di Mathieu Van Der Poel e lo stratega Tadey Pogacar, rivedendo le posizioni in classifica generale: lo sloveno rafforza la sua leadership su Van Aert e Landa mentre è il giovane Fabbro a risalire in 5° piazza.

La corsa

Corsa forte fin dalle prime battute, e terminata con una media di 42.66 km/h, la frazione più insidiosa della Tirreno si è aperta subito con una fuga di 5 uomini e un andatura folle che fa presagire una giornata da cardiopalma: Robert Stannard (Team BikeExchange), Jonas Rickaert (Alpecin-Fenix), Pello Bilbao (Bahrain-Victorious), Davide Ballerini (Deceuninck - Quick-Step) e Filippo Ganna (Ineos Grenadiers).

A rendere ancor più difficile la tappa ‘dei muri’ sono però anche le condizioni meteo che cambiano ad ogni km, con raffiche di vendo e pioggia che dai -80 km al traguardo, non smettono di accompagnare i corridori. E’ questa la situazione che si presenta ai ciclisti all’entrata nel circuito finale, 23 km da ripetere 4 volte di un tracciato che sa come mettere a dura prova le gambe di chi vuol far sua la tappa o tener ben stretta la maglia presentando diverse ascese tra le quali un vero e proprio strappo di un km al 19% e gli ultimi 500 metri al 12%.

Le restrizioni sanitarie hanno tolto molta della magia al ciclismo che però è uno sport che, ricordando le parole del saggio Alfredo Martini, “ti passa sotto casa e porta gioia”.

Ecco che, anche senza persone o con solo qualcuno sui portoni e sui passi, a dare il benvenuto ai ciclisti a Castelfidardo è stata la grande scritta sul prato ‘W lo sport’, viva il ciclismo che non molla, che stringe i denti, sfida il virus e porta emozioni alle persone rinchiuse nelle case. E c’è qualcuno che approfitta anche per invitare a cena l’olandese Mathieu Van Der Poel scrivendo “MTV vieni a magiare i vincisgrassi”, invogliando tutto il mondo a cercare questo piatto e conoscere una ricetta tipica marchigiana, in una vera e propria operazione di marketing territoriale.

C’è tensione in gruppo, il gap del poker di fuggitivi da 3’ è sceso a 1’45 e la sensazione è che la bagarre possa esplodere da un momento all’altro. A dare il benvenuto, ai 72 km al traguardo, è anche la pioggia, il plotone continua a perdere ruote tra le quali Sagan.

Al traguardo, a 69 km dal termine (3 giri dalla fine), il gruppo si presenta dunque con un ritardo di 1’20 e con anche Fuglsang attardato. Il sapore della tappa marchigiana dei muri è quello di una grande classica, tra sprazzi di pioggia, salite, asfalto bagnato e ritmo alto tenuto dai big che, fuori dalla fuga, controllano in testa decretando il ritmo di una corsa, forsennata fin dal via.

Si è ormai a 65 km dal termine, tutto è esploso e ci sono corridori in ogni angolo, tra chi è in difficoltà e chi tira a testa bassa riducendo il vantaggio dei fuggitivi a 45” vedendo attardato anche il campione del mondo Alaphilippe e Almeida. Al gpm di Castelfidardo (-64 km ) è l’infinito Ganna a tagliare il traguardo per primo insieme a Pello Bilbao e Robert Stannard, unici superstiti dei 5 della fuga. Sulla discesa si iniziano a creare le condizioni per quello che sarà il successo finale: arriva l’attacco di Van Der Poel e Pogacar che allungano dal gruppo facendo esplodere nuovamente la corsa riprendendo i fuggitivi a 58 km dalla fine.

L’andatura continua ad essere infernale, ai colpi di pedale di Van Der Poel riesce a resistere solo un gruppetto di 9 corridori che iniziano a fare il buco. Sotto l’ennesimo acquazzone e su un muro marchigiano (-55 km) Egan Bernal forza, sorprende uno scatenato Van Der Poel che però rimane agganciato e a sua volta porta via una fuga comprendente Pogacar, Wout Van Aert, Sergio Higuita e i migliori della classifica generale salutati lungo la strada da palloncini colorati.

Sentendo il gruppo alle spalle, è ancora il ciclocrossista Van Der Poel a rilanciare, con la barretta tra i denti, sui pedali e una potenza tale da fare nuovamente il vuoto (-50 km) mentre alle spalle, la manciata di corridori rimasti del gruppo si guardano in faccia.

In questo momento clou però, a mettere i bastoni tra le ruote a Pogacar è un problema meccanico che lo costringe a mettere piede a terra per qualche istante e aiutato a ripartire dalle spinte di uno dei pochissimi spettatori, sistemato su una salita ricca di scritte tra le quali il ricordo all’indimenticato Scarponi.

Sul traguardo è ancora il campione olandese a dominare, passando con 38” su Pogacar, Bernal, Van Aert, Serrano, Quintana e una ventina di corridori che racchiude i migliori tra i quali anche Nibali, Fabbro e Ciccone. Mentre questi lottano per prendere gli abbuoni e con strategie pensando alla classifica generale, Van Der Poel continua la sua impresa prendendo sempre più il largo, raggiungendo 1’08 in 10 km.

A 39.5 km dalla fine, le salite marchigiane fanno un'altra vittima costringendo Higita, terzo della generale, a non reggere il ritmo e staccarsi dai primi. La tappa prosegue tra salite e discese, vento, il freddo dei soli 11 gradi e la pioggia che ghiaccia le mani.

Ma di tutto questo Van Der Poel non sembra accorgersene, salendo spesso sui pedali con una forza impressionante e ampliando sempre più il divario con il gruppo maglia azzurra che a 28 km paga un ritardo di ben 2’13, crescendo km dopo km fino ad arrivare ai 2’52 inflitti dall’olandese ai big al suono della campana sul traguardo.

Nasce dunque ora l’ultimo giro prima dell’arrivo, una sofferenza di 23 km a caccia del successo per Van Der Poel, e per la classifica generale per i big rimbalzati alle sue spalle. Da gestire c’è un trio a 2’48 formato da Felline, Soler e De Marchi mentre a 3’18 è segnalato il gruppo maglia azzurra coi big.

Sullo strappo più duro, al 18% a 17 km dalla fine, la pedalata dei Van Der Poel è più pesante ma il suo viso è chiaro nel far capire che ha ancora molta benzina. Con la strada che si impenna, dietro comincia la lotta di Pogacar per la conquista del tridente. Con un paio di pedalate fa il vuoto alle sue spalle andando a prendere i tre inseguitori che faticano a tenere la sua ruota a 15 km dalla fine.

E’ scatenato, rimangono con lui solo Felline e Soler ma a 10 km dal traguardo, Pogacar lascia la loro compagnia per guadagnare il più possibile perché sul tandem sta arrivando Van Aert, il secondo della generale.

L’adrenalina sale, con essa anche il vento che rende tutto più difficile soprattutto a Van Der Poel che però non sembra avere fastidi nonostante abbia montate le ruote ad altro profilo. Domina la bici, sfida le salite ma a 2.6 km dal successo, in località San Rocchetto, ha Pogacar che sta arrivando come un treno, distante solo 47”.

Emozioni dunque, fino all’ultimo metro con lo sloveno sempre più vicino all’olandese, mettendoselo nel mirino.

All’ultimo km sono solo 15”, circa 200 metri a dividere i due campioni, sulla rampa verso il traguardo. Nessuno dei due abbassa il ritmo e ad essere premiata è la forza di chi ha creduto in questo successo costruendolo a 50 km dal traguardo.

Vince il gigantesco Van Der Poel, su Pogacar a 10'' e Van Aert a 49'', maglia ciclamino che è riuscita a difendersi, perdendo però altro terreno dal leader di classifica.

Stravolto dopo il traguardo, ad accogliere il trionfo dell’olandese e la grinta dello sloveno, ci sono gli applausi del pubblico presente, al termine di una giornata che ha visto combattere due campioni fino all’ultima pedalata.

Le classifiche 

La tappa 1 - Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix) - 205 km in 4h48'17", media 42.666 km/h 2 - Tadej Pogacar (UAE-Team Emirates) a 10'' 3 - Wout van Aert (Team Jumbo-Visma) a 49'' La generale 1 - Tadej Pogacar (UAE-Team Emirates) 2 - Wout van Aert (Team Jumbo-Visma) a 1'15" 3 - Mikel Landa (Bahrain - Victorious) a 3'00" Le maglie - Azzurra, leader della classifica generale: Tadej Pogacar (UAE-Team Emirates) -Ciclamino, leader della classifica a punti: Wout van Aert (Team Jumbo-Visma) - Verde, leader del Gran Premio della Montagna: Tadej Pogacar (UAE-Team Emirates) - Bianca, leader della Classifica dei Giovani: Tadej Pogacar  (UAE-Team Emirates).

Tirreno Adriatico, la tappa di domani

La 6° tappa si corre da Castelraimondo a Lido di Fermo, 169 km ondulati che potrebbe essere favorevole agli sprinter. Il via sarà dato alle 12.10 per poi toccare San Severino Marche (12.28), Passo di Treia (12.45), Macerata (13.00), Morrovalle (13.22), il gpm di Monte San Giusto (13.39), Montegranaro (13.43), Campiglione (13.56), Fermo (14.01), San Marco delle Paludi (14.12), Tre Archi (14.16), Lido di Fermo (14.20), Porto San Giorgio (14.26) e fare 4 giri di un circuito comprendente la salita di Capodarco. Il traguardo di Lido di Fermo sarà attorno alle 16, Lungomare Fermano. Si potrà seguire la tappa in tv su Rai sport Hd dalle 13.15 e su Rai 2 dalle 15.15