Accusato di abusi sessuali, tolti i domiciliari a don Rugolo

Il provvedimento chiesto dalla procura e concesso dal Tribunale di Enna

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FERRARA

"La corretta condotta mantenuta dall’imputato durante il lungo periodo di restrizione cui è stato sottoposto, anche mediante l’accettazione di dinieghi su sue istanze, fondano una maggiore affidabilità dell’imputato stesso". È un passaggio delle motivazioni con cui il giudice Francesco Paolo Pitarresi ha firmato l’ordinanza di revoca degli arresti domiciliari nei confronti di Giuseppe Rugolo, il sacerdote quarantenne di Enna accusato di abusi sessuali aggravati su minori, che era ai domiciliari da 13 mesi, arrestato in città dalla polizia. La richiesta di revoca dei domiciliari presentata direttamente dalla procura e non dall’avvocato difensore del sacerdote, Denis Lovison. Rugolo è attualmente sotto processo dinanzi al Tribunale di Enna e ha trascorso tutti i domiciliari nel seminario di Ferrara, dove era stato trasferito a seguito delle segnalazioni fatte dalla vittima ai sacerdoti della diocesi di piazza Armerina, in provincia di Enna. A carico di Rugolo rimane l’obbligo di dimora a Ferrara, città dalla quale non potrà allontanarsi senza preventiva autorizzazione, se non per essere presente alle udienze del processo a suo carico, la prossima è in programma il 7 luglio. Inoltre, non potrà lasciare il seminario ferrarese durante le ore notturne. "Bene, un primo passo verso la libertà", il commento di Lovison.

cri.ru.