
Grande dolore per la morte improvvisa di Michele Mainardi.
Ha destato profonda impressione ad Argenta la morte improvvisa a 59 anni di Michele Mainardi. Gli amici vogliono ricordare la scomparsa di Pop, come era da tutti noto in paese, avvenuta in questi giorni. Lo fanno con questa foto scattata a metà degli anni ‘80 in occasione di una caccia al tesoro vinta con un gruppo di giovani che frequentavano il Centro Giovanile; Michele ha la TV fra le mani al centro del gruppo (in alto) così come ora è al centro dei pensieri e del cuore degli amici e di chi lo ha amato.
"Pensare a te per me vuol dire pensare al portiere, grande portiere e sempre il portiere, e caro Pop, l’ultimo gol che hai preso era proprio imparabile, con le parate precedenti sei arrivato ai supplementari, ma lo sappiamo da sempre che questa partita la perdiamo, ma noi continuiamo a sperare che non conti il risultato finale, speriamo che conti come abbiamo giocato la nostra partita", ricorda Davide Mancini, ex vicesindaco e amico fin dai tempi del Centro giovanile.
"Alla fine, quello che conta è il "come si è giocato/vissuto". E tu hai sempre avuto una leggerezza, una disponibilità, una mitezza unica e il fatto che tu questo stile, questo tuo sorriso sempre presente, lo abbia mantenuto anche nel periodo più difficile della nostra esistenza ti rende un testimone credibile e dona a noi un insegnamento: quello di concentrarci sul come viviamo, sullo stile che abbiamo nei nostri comportamenti con gli altri. Sì, è vero, triboliamo nel fare le scelte della nostra vita e pensiamo che tutto dipenda dal farle giuste, corrette, ed è vero che connotano la nostra vita, ma continuo a pensare che sia molto più importante il modo in cui affrontiamo la vita che ci contraddistingue e lascia un segno positivo/negativo in chi incontriamo".
f.v.