
L’abbraccio tra Giada Zerbini (59 voti) e Leonardo Uba (55 voti)
Sulla sua bacheca Facebook i commenti entusiastici e i selfie si sprecano. Per molti militanti del Pd, la sensazione è quella del "day after". Per tutti, è la (quasi) fine della lunga – e a tratti estenuante – fase congressuale. Giada Zerbini è la nuova segretaria comunale del Pd ferrarese. L’altra sera il congresso dell’ultimo circolo – quello di Pontegradella – ha sancito l’esito finale. Formalmente, però, sarà l’assemblea a dover ratificare la nuova guida del partito. Voteranno i delegati, ma i numeri emersi delineano già un quadro abbastanza chiaro: 59 per Zerbini e 55 per Leonardo Uba, il competitor. Va detto, comunque, che fra i tanti messaggi arrivati a Zerbini quello più significativo e che dà l’idea di voler costruire le basi per un percorso comune, è proprio quello dello sfidante. "Ringrazio l’intera comunità del Pd di Ferrara per queste settimane di confronto (e anche scontro) sulle diverse visioni del partito – si legge nel messaggio che Uba consegna alla bacheca di Zerbini – : tutti insieme siamo la vera ricchezza di questo partito plurale, democratico e riformista. I miei migliori complimenti a Giada e un grande in bocca al lupo a tutto il Pd ferrarese per il lavoro da fare: ora torniamo a parlare della città e pensiamo al domani". Infine, conclude Uba, "un enorme grazie a chi mi ha sostenuto, a chi mi ha incoraggiato, a chi ha preso parte della mia mozione "Officina Pd"". L’ultimo ringraziamento è "a chi ha fatto scelte diverse, ma ha partecipato attivamente al dibattito interno arricchendone i contenuti. Rimbocchiamoci le maniche: il futuro ci aspetta". A pochi minuti dagli esiti del voto, Zerbini l’altra sera era visibilmente emozionata. Probabilmente anche stravolta da questo tour de force durato mesi e che ha trovato ampio spazio sul nostro giornale. "Questo partito – così Zerbini – ha dimostrato con i numeri la volontà di partecipare. Da parte della comunità democratica è arrivato un segnale molto chiaro, che va colto e interpretato. Ora il Pd dovrà saper parlare ai cittadini e porsi come interlocutore credibile. Perché da oggi, parte la costruzione dell’alternativa". Non è un caso che il suo programma si chiamasse ‘Obiettivo 2029’. La meta che Zerbini e tutta la parte di partito che l’ha sostenuta hanno in mente è molto chiara. Interessante, fra i commenti, quello dell’ex primo cittadino Tiziano Tagliani. "Ho sostenuto Leonardo – dice in un commento a un post – ma faccio a Giada i miei complimenti e i migliori auguri di buon lavoro. Il Pd ha bisogno di fiducia interna, coesione e progettualità per guadagnarsi il consenso dei ferraresi. Confido nei giovani". Insomma, da parte dei riformisti pare esserci una chiara volontà di ricostruire assieme una comunità di partito coesa e che marci nella stessa direzione. Sarà questa la sfida più grande?