
Proseguono in Fiera le vaccinazioni con le dosi di Pfizer e Moderna
Ferrara, 16 marzo 2021 - Stop repentino per circa 3mila ferraresi che, da ieri pomeriggio, avrebbero dovuto effettuare la vaccinazione con AstraZeneca. La sospensione precauzionale disposta a livello nazionale ha in qualche modo sconvolto la programmazione anche a livello territoriale. Tanto più che, da ieri, è partita anche la prenotazione per i cittadini della fascia d’età fra i 75 e i 79 anni: qualcuno aveva ricevuto la prenotazione già per oggi, ma il blocco temporaneo alla somministrazione ha ovviamente fatto slittare (in maniera al momento indefinita) la data della vaccinazione. Nessun problema, va detto subito, per quanto riguarda i vaccini Pfizer-Biontech e Moderna, che continueranno a essere somministrati regolarmente, sia pure nei limiti della disponibilità che non è eclatante. Ma per AstraZeneca bisognerà attendere ora il pronunciamento ufficiale dell’agenzia europea del farmaco – che dovrebbe dare una risposta ufficiale già domani –, e capire a quel punto se e come ripartire. Le cautele, perché di questo si tratta, nascono dalle segnalazioni di effetti collaterali gravi, con alcuni casi mortali messi in causalità con la somministrazione dell’AstraZeneca. A questo punto, in attesa di risposte chiare e definitive, è stato deciso lo stop: la sospensione anche a Ferrara – non solo del lotto Abv2856 ritirato da alcuni giorni dai punti vaccinali – è stata immediata, come garantisce Emanuele Ciotti, direttore sanitario dell’Azienda Usl e referente provinciale della campagna di vaccinazione. Sia nell’hub della Fiera che nelle Case della Salute, e negli ambulatori dei medici di medicina generale, non c’è stato un secondo di ritardo: "Abbiamo detto ai nostri pazienti prenotati che non avremmo effettuato la vaccinazione, e che ci faremo sentire il prima possibile per programmare la somministrazione", dice Claudio Casaroli, segretario della Fimmg, la federazione dei medici di medicina generale. Ma Casaroli si pronuncia anche sull’origine del caos: "Solo la nostra medicina di gruppo ha già somministrato 250 vaccini AstraZeneca e non abbiamo avuto alcun effetto collaterale, perché noi medici di famiglia conosciamo bene i pazienti e sappiamo anche chi può avere intolleranze o criticità tali da suggerire cautela". Ma indubbiamente nella decisione, assunta a livello governativo, ha inciso il clamore mediatico degli ultimi giorni: e nella rete cittadina delle farmacie, sia pure senza assumere connotati eclatanti, iniziava a serpeggiare una latente sfiducia nell’AstraZeneca, con qualche defezione o, piuttosto, rifiuto di aderire alla nuova fase delle prenotazioni. Per quanto riguarda invece la comunicazione ai cittadini, per le oltre 600 persone che oggi avrebbero dovuto vaccinarsi alla Fiera è partito un ’sms’ da parte dell’Azienda Usl, che invita a restare in attesa di ulteriori comunicazioni per i prossimi giorni. Altri cittadini sono stati invece avvisati dagli stessi farmacisti, e dal proprio medico di base, oltre che dai referenti delle Case della Salute, della Pandurera di Cento, del centro sociale di Argenta e della palestra di Codigoro. In attesa che venga sciolto l’ingarbugliato nodo di AstraZeneca, la campagna come detto si regge sui vaccini Pfizer e Moderna, disponibili tuttavia in quantità insufficiente a compensare il blocco – ripetiamo, al momento temporaneo e precauzionale – del vaccino inglese.