PORTOMAGGIORE
Di recente lo hanno trovato in possesso di cinquanta grammi di cocaina e di tutto il materiale per provvedere al confezionamento delle dosi, tra cui le bilancine di precisione. Scoperta fatta dai carabinieri della Compagnia di Portomaggiore alla fine di aprile scorso. Lo straniero di 36 anni, però, non era nuovo al ’trattamento’ delle sostanze stupefacenti.
Nel corso delle indagini sull’ultima quantità trovata in suo possesso, i militari dell’Arma sono risaliti anche a un episodio dello scorso anno, quando nell’abitazione di un’altra persona, sempre i carabinieri, avevano scoperto un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti, undici chili e mezzo complessivamente: dieci di hashish e uno e mezzo di ’polvere bianca’. Droga che però, sempre secondo le indagini dei carabinieri, era da ricondurre al trentaseienne e non tanto all’intestatario dell’immobile dove era stata rinvenuta dai carabinieri.
Così dopo l’arresto dello stranieri, ad aprile scorso, il pubblico ministero che ha coordinato le indagini, ha deciso di chiedere al giudice per le indagini preliminari, la custodia cautelare in carcere per l’albanese, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Per i cinquanta grammi che sono stati scoperti al termine dell’ultima perquisizione dei militari dell’Arma, era stato chiesta e ottenuta la convalida dell’arresto, mentre per l’intera detenzione di cocaina e hashish contestata al trentaseienne – compresi appunto gli undici chili e mezzo precedenti – la custodia in carcere che il gip del Tribunale di Ferrara ha concesso. Infine, nel corso dell’ultima perquisizione, i carabinieri portuensi hanno scovato anche una considerevole cifra in contanti, cinquemila euro, frutto presumibilmente dell’attività di spaccio, che l’uomo era riuscito a organizzare in quella parte della provincia e non solo.
Cristina Rufini