Balboni rilancia Fabbri nel 2024 "Ma il centrodestra cambi rotta Più qualità e apertura ai civici"

Il senatore Fd’I suggerisce la linea: "Serve una coalizione più plurale in grado di allargare la base. La squadra dev’essere all’altezza delle sfide. Lodi? Nessun partito potrà esprimere sindaco e vice".

Balboni rilancia Fabbri nel 2024  "Ma il centrodestra cambi rotta  Più qualità e apertura ai civici"

Balboni rilancia Fabbri nel 2024 "Ma il centrodestra cambi rotta Più qualità e apertura ai civici"

"Non dobbiamo fare l’errore di considerare il centrodestra autosufficiente perché un conto sono le elezioni politiche e un conto le amministrative". Alberto Balboni, senatore di Fd’I (e della politica ferrarese), presidente della commissione Affari costituzionali, sceglie con cura le parole dimostrando una moderazione che non ti aspetti. Ma ha ben chiaro il suo disegno politico e amministrativo.

Ci può spiegare meglio? In che senso non è autosufficiente?

"Noi dobbiamo avere l’intelligenza di aprire la nostra coalizione a tutte quelle realtà civiche che non si riconoscono nei partiti ma che vogliono partecipare alla vita amministrativa della città. Va allargato il perimetro della coalizione, non solo in termini quantitativi ma soprattutto qualitativi. Non c’è dubbio che, al netto delle capacità indiscutibili di Fabbri, la classe dirigente che oggi lo sostiene abbia bisogno di un robusto innesto di forze ed energie nuove e più capaci".

Vedi il presidente del consiglio comunale Poltronieri?

"Ho letto sul Carlino che non ha alcuna intenzione di dimettersi e questo conferma ulteriormente il mio giudizio. Se ci sarà una mozione di sfiducia la voteremo".

In rottura con la Lega?

"Mi pare che anche nella Lega i più non lo sostengano. Fratelli d’Italia vuole dimostrare che è il momento di passare a una fase nella quale il discrimine non sia più la fedeltà ma la competenza e la capacità amministrativa. Fa più danno una persona fedele ma incapace che una persona che espone lealmente le proprie riserve. Solo nel secondo caso hai stimolo a fare meglio".

Ne ha parlato con Fabbri?

"No, ma lo farò presto, gli ho già chiesto un incontro e mi ha garantito che avverrà a breve".

Qualcuno legge in questo recente interventismo di Fd’I il lancio di una Opa su tutto il centrodestra e sulla Lega in calo di consensi.

"Se c’è un partito che non ha mai fatto pesare i propri numeri questo è Fd’I, noi siamo consapevoli che il risultato elettorale oggi in Italia è molto fluido, quello che ci interessa è che il consenso resti nell’ambito del centrodestra e possibilmente si possa ampliare questo perimetro. Ragione per cui la nostra preoccupazione è di presentare una squadra che sia all’altezza delle sfide che avremo di fronte. Purtroppo finora non è sempre stato così ma questa è una critica propositiva: dobbiamo dimostrare che non solo saremo in grado di portare a termine ciò che abbiamo fatto fino ad oggi, e il bilancio è estremamente positivo, ma che saremo in grado di fare meglio".

Con la crisi della leadership di Berlusconi e lo spostamento a sinistra del Pd, crede si apriranno spazi per i moderati di centro?

"Si apriranno praterie per Fd’I perché ormai nell’elettorato il partito di Giorgia Meloni è visto come l’architrave su cui poggia l’intera coalizione".

Che ne pensa, ad esempio, dell’attuale vicesindaco Lodi?

"Non spetta a me dare pagelle ma mi sembra chiaro che quando chiedo un centrodestra più plurale voglio dire che non ci potrà essere un partito, qualunque esso sia, che esprima tutte le cariche istituzionali più rappresentative. Fuori di metafora, se la Lega avrà il sindaco, certamente non potrà avere il vice. Non perché lo vuole Fd’I ma perché è giusto che il partito più votato, al netto di quello che esprime il sindaco, abbia la giusta rappresentanza".

Faccio io un nome: Alessandro Balboni?

"Ha un difetto solo: il suo cognome. Se Fd’I sarà la lista più votata, a parte quella del sindaco, deciderà il partito".

Lei è sicuro che Fd’I avrà un buon risultato anche alle amministrative a Ferrara?

"Di sicuro non c’è nulla, infatti non lo chiedo per Fd’I ma per quella lista che sarà più votata dopo quella del sindaco".

Tra l’altro Fabbri non ha nascosto la tentazione di presentarsi con una civica, come la vede?

"Credo che le civiche saranno più di una, ben venga quella del sindaco a patto che sia lo strumento per allargare la rappresentanza amministrativa a categorie, associazioni, professionisti ecc".

Se a Ferrara appoggerete Fabbri e a Copparo Pagnoni, cosa chiederete in cambio ad esempio a Comacchio, Cento, Argenta o altre realtà?

"Ad Argenta è chiaro che la Lega non potrà avere il candidato sindaco, avendolo già a Ferrara e a Copparo. Per quanto riguarda Cento ci sarà tempo. A Comacchio, invece, ho già in mente il candidato sindaco vincente".

Che ovviamente non mi dirà...

"No ma posso garantire che non saranno Negri o la Tomasi".

Un’altra sfida che si prospetta è quella per la Provincia, che il centrodestra ha miseramente perso un anno fa. Che farete?

"E’ probabile che si torni a votare l’elezione diretta del presidente e del consiglio provinciale già dal 2024. Il disegno di legge è attualmente all’esame del Senato ed è a buon punto. Se così sarà, si voterà insieme per europee, provinciali e comunali".

Sarà quindi un voto molto politico, sbaglio?

"Sicuramente per le provinciali, ancor più perché abbinate alle europee. Lì i simboli dei partiti conteranno tanto e il traino di Fd’I sarà fondamentale perché come, si è capito, Meloni sarà protagonista per creare anche in Ue una maggioranza di centrodestra col Ppe di Weber alternativa al Pse".

Cristiano Bendin