Berco Copparo, cassa integrazione dal 20 febbraio

Accordo tra sindacati e azienda per la Cig straordinaria al 50% per dieci settimane

Il piazzale della Berco di Copparo

Il piazzale della Berco di Copparo

Copparo (Ferrara), 19 febbraio 2020 - Sarà gestito con la cassa integrazione ordinaria, la contrazione di mercato che sta affrontando in questi mesi lo stabilimento Berco di Copparo. La strada è stata tracciata durante l’incontro tra il board aziendale e le organizzazioni sindacali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uil Uilm che, dal primo tavolo di confronto che si è svolto il 14 gennaio scorso, avevano avanzato richieste in merito alla scelta e alla costruzione di un ammortizzatore sociale che garantisse la tutela occupazionale nel lungo periodo, a fronte di percentuali di riduzione dei volumi aggravatesi incontro dopo incontro.

E, inoltre, di mettere in campo una misura che potesse risultare la meno penalizzante possibile per i dipendenti dello stabilimento di via I Maggio. E dopo settimane di incontri, le parti sono giunte a un accordo che si declinerà in diversi punti. Il primo sarà, come detto, il ricorso alla Cassa integrazione straordinaria per un periodo di 10 settimane (dal 20 febbraio al 24 aprile prossimo), con una percentuale massima collettiva del 50% (5 settimane massime complessive). Ciò renderà sostanzialmente indifferente l’utilizzo della Cassa integrazione ordinario, rispetto al Contratto di solidarietà che era stato caldeggiato dalle organizzazioni sindacali per affrontare il momento di crisi, e garantirà la massima conservazione degli ammortizzatori sociali disponibili. Del 50% sarà anche la percentuale individuale massima, che verrà applicata sulle base delle esigenze produttive delle diverse aree, reparti e uffici.

Secondo punto, è la garanzia della maturazione del rateo della Tredicesima mensilità, così da garantire il più possibile il reddito dei lavoratori. Terzo punto, la maturazione dei ratei di ferie e permessi in base alle giornate retribuite. Dunque, dopo una lunga trattativa, è stata trovata la ‘quadra’ tra le necessità dell’azienda e le rivendicazioni delle organizzazioni sindacali che hanno ottenuto anche di avere incontri periodici (indicativamente ogni due settimane) tra management e Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) per verificare la corretta applicazione dell’ammortizzatore sociale, "e incontri periodici – spiega la segretaria provinciale della Fim Cisl, Sandra Rizzo – per valutare la necessità di proseguire con gli ammortizzatori sociali anche nei mesi successivi, ma anche per avere aggiornamenti in merito alla situazione di calo produttivo che sta vivendo lo stabilimento, dovuto alla contrazione di mercato".

Contrazione che, come spiegato dall’amministratore delegato Piero Bruno nei giorni scorsi, è imputabile alle difficoltà che stanno vivendo i mercati asiatici e la speranza è che non si sommino anche gli effetti del Coronavirus sull’economia. La bozza di accordo verrà sottoposta al voto dei lavoratori nelle assemblee del 25 febbraio.