"Bolkestein, dal Governo uno stallo preoccupante"

L’assessore regionale Corsini ha incontrato amministratori locali e associazioni di categoria della costa: "Il 31 dicembre si avvicina inesorabile".

"Bolkestein, dal Governo uno stallo preoccupante"

"Bolkestein, dal Governo uno stallo preoccupante"

"Lo stallo del Governo sull’applicazione della Bolkestein sta mettendo sempre più in seria difficoltà i Comuni e le imprese balneari". A sostenerlo è l’assessore regionale Andrea Corsini, che nei giorni scorsi ha incontrato in Regione gli amministratori dei Comuni della costa e i sindacati di categoria. Come rilevato dall’assessore al Turismo della giunta Bonaccini, "dopo la mappatura degli arenili non sappiamo ancora cosa l’Esecutivo intenda fare e il prossimo 31 dicembre, data fissata per dare il via alle evidenze pubbliche, si avvicina inesorabilmente, quando ancora i criteri non sono stati definiti. È da ormai più di un anno che non siamo stati convocati a Roma e, come assessori regionali con delega al demanio, abbiamo chiesto al presidente Fedriga di rappresentare urgentemente in sede di Conferenza Stato Regioni la necessità di una condivisione di informazioni e di strategia.

Non si può giocare sulla pelle di chi investe, lavora e crea occupazione". In assenza di definizione, da parte dello Stato, di criteri omogenei a livello nazionale previsti dall’attuale normativa per la realizzazione delle gare e a fronte di un quadro normativo incerto se non contraddittorio, i Comuni hanno manifestato in modo compatto la volontà di adottare propri provvedimenti per differire al 31 dicembre 2024 il termine di scadenza delle concessioni e la conclusione delle procedure delle evidenze pubbliche. Con un richiamo a quanto previsto all’articolo 3 comma 3 della cosiddetta Legge sulla concorrenza (numero 1182022) nella sua versione originaria, cioè antecedente alla successiva proroga introdotta dal decreto mille proroghe che recenti sentenze hanno censurato. Una volontà che, nei giorni scorsi, era stata preventivata anche dall’assessore al Demanio del Comune di Comacchio, Antonio Cardi. "C’è bisogno di chiarezza e concretezza – ha proseguito Corsini –. Purtroppo, a parte esternazioni comparse sulla stampa, non abbiamo ancora una strategia seria che possa trovare riscontro positivo in Europa. E questo è molto grave. Come Regione sosteniamo quindi la decisione comune presa oggi dagli enti locali e dai sindacati. E ci auguriamo che Roma finalmente si decida a muoversi, magari prendendo in considerazione la nostra proposta approvata da tutte le Regioni oltre un anno fa". Dunque, da parte della Regione sono attese indicazioni da parte del Governo su quali saranno le decisioni che verranno assunte riguardo la questione che sta tenendo sulle spine gli stabilimenti balneari su aree demaniali presenti sulla costa emiliano-romagnola, compresa quella comacchiese. Un tema che ha visto, nei giorni scorsi, interventi anche delle associazioni di categoria interessate.

Valerio Franzoni