"Bullismo, possibili le sanzioni alle famiglie dei responsabili"

In consiglio arriva il nuovo regolamento di polizia urbana. Previsto pure il Daspo.

"Bullismo, possibili le sanzioni alle famiglie dei responsabili"

"Bullismo, possibili le sanzioni alle famiglie dei responsabili"

CENTO

Dai consiglieri di maggioranza, sostegno alle azioni contenute nel regolamento di polizia urbana, in consiglio comunale. "Un intervento che va a modificare un regolamento importante, con attenzione particolare alla sicurezza, al degrado, e al fenomeno del bullismo nelle scuole – dicono i capigruppo Mattia Franceschelli (Pd), Marcello Ottani (Attiva) e Massimo Donato (Cento Si Cura) – modifiche che ampliano l’azione della polizia locale su diversi fronti". In primis, il Daspo. "Per agire preventivamente su determinati comportamenti che riguardano tutela della fruibilità, della accessibilità e del decoro di particolari aree pubbliche o aperte al pubblico specificate dal regolamento – dicono – a Cento i fenomeni per i quali si applicherà questo strumento sono limitati e ci sarà da parte dell’Amministrazione e della questura un’attenzione particolare alle casistiche sulle quali applicare il Daspo". Poi il decoro urbano. "L’introduzione di una specifica normativa in merito agli obblighi di custodia di aree esterne e di edifici abbandonati, per garantire condizioni di sicurezza, evitare intrusioni, abbandono di rifiuti sia un segnale importante di attenzione – aggiungono – I proprietari devono mantenere in determinate condizioni gli immobili, ma specificarlo nel regolamento, rende possibile una sanzione amministrativa". E il bullismo. "Atteggiamenti messi in atto da ragazzi fragili che vivono in contesti sociali e famigliari complessi, sui quali si deve agire con la sensibilizzazione e i percorsi educativi nelle scuole – proseguono - l’introduzione della possibilità di agire con una sanzione amministrativa, ridotta nel caso di partecipazione ai percorsi educativi, alle famiglie, in accordo con gli istituti scolastici, significa trovare una leva per accendere l’attenzione dei genitori sul disagio".