Bullizzato a 12 anni, i tre studenti rischiano. "La loro sospensione? Stiamo valutando"

Il preside al timone d ella scuola dove si sono verificati i gravi episodi "In corso l’iter per ricostruire la vicenda nei dettagli, poi decideremo"

Intervista al preside: "La scuola ha dimostrato non appena è venuta a conoscenza di quanto raccontava la madre, massima disponibilità, di essersi mossa con grande tempismo"

Intervista al preside: "La scuola ha dimostrato non appena è venuta a conoscenza di quanto raccontava la madre, massima disponibilità, di essersi mossa con grande tempismo"

Ferrara, 23 marzo 2024 – Grande amarezza unita al desiderio di fare tutto il possibile per capire cosa è successo, per andare fino in fondo in quella che rappresenta una brutta pagina per la scuola. Sono questi i sentimenti del dirigente scolastico a capo dell’istituto dove si sono verificati i gravi episodi di bullismo nei confronti di un ragazzo di 12 anni. Autori tre suoi coetanei, due iscritti nella stessa classe, uno in un’altra sezione. Studenti che a più riprese, secondo quanto denunciato, avrebbero estorto denaro al compagno di scuola, prima 20 euro durante una gita in un liceo per avere indicazioni sulle scelte future, poi 50 e ancora 150 euro. "Se non ci dai i soldi ti picchiamo, nessuno nella scuola parlerà più con te", questa la minaccia, il ricatto al quale è dovuto sottostare per giorni, nella paura. Comportamenti caratterizzati da un aspetto che lascia sgomenti, la ‘vittima’ soffre di un disturbo nell’apprendimento. A raccontare quello che succedeva nella scuola la madre del ragazzo, 47 anni, operatore socio sanitario, che ieri ha presentato denuncia. La donna ha sottolineato più volte che la scuola si è mossa subito, convocando i genitori, una risposta tempestiva che ha portato alla restituzione del denaro.

Bullizzato a 12 anni, le tappe della vicenda
Bullizzato a 12 anni, le tappe della vicenda

Episodi gravi ...

"Gravissimi – risponde il dirigente scolastico – appena la madre è venuta da noi siamo intervenuti. Ci siamo attivati subito. Stiamo svolgendo la fase istruttoria, abbiamo fatto un primo incontro con i genitori, ne faremo altri. Dobbiamo capire i contorni della vicenda, è necessario per poi valutare quali provvedimenti adottare. Stiamo raccogliendo tutte le dichiarazioni, siamo in quella che si può definire una prima fase d’indagine. In questo momento è prematuro dire quali provvedimenti verranno adottati. Ci saranno certamente interventi di natura educativa, uniti alle sanzioni vere e proprie"

E’ la prima volta che accadono episodi di questo tipo nella vostra scuola?

"Dai primi dati che abbiamo in nostro possesso sull’accaduto possiamo dire che siamo davanti ad un unicum, episodi di questo tipo e con queste caratteristiche non erano mai avvenuti. Comunque dobbiamo appurare bene quando tutto è iniziato, come, ogni dettaglio per arrivare a costruire un quadro completo"

Cosa avete detto alla madre ?

"L’abbiamo ascoltata subito, le abbiamo assicurato che accerteremo tutti i contorni, siamo al suo fianco dall’immediatezza della sua testimonianza, parliamo di qualche giorno fa"

I tre ragazzi verranno sospesi?

"E’ una delle misure previste dai regolamenti scolastici, ma ripeto in questo momento è prematuro pronunciarsi"

In genere come si muove la vostra scuola?

"Portiamo avanti da sempre interventi propedeutici, iniziative educative, incontri contro il bullismo, per promuovere nei ragazzi il rispetto degli altri. Sono aspetti che fanno parte a pieno titolo del programma educativo e didattico, iniziative che portiamo avanti nel corso di tutto l’anno scolastico. L’aspetto educativo non deve mai mancare".

Deciderete nei prossimi giorni?

"La scuola ha dimostrato non appena è venuta a conoscenza di quanto raccontava la madre, massima disponibilità, di essersi mossa con grande tempismo. Anche la madre ci ha dato atto di questo. La vicenda è molto grave, dobbiamo dare una risposta che tenga conto di tutti, del ragazzino certo, degli autori degli episodi, dei genitori. Della stessa scuola, che da sempre crede nell’educazione dei giovani, ne fa un punto d’orgoglio".