Il ricatto della baby gang: "Dacci i soldi o sono botte". "Il mio figlioletto di 12 anni taglieggiato da tre coetanei"

La grave vicenda in una media di Ferrara, gli avevano estorto già 220 euro e ne volevano altri 400. Alcuni studenti svelano tutto alla madre che va dal preside: adesso rischiano grosso

Ragazzino minacciato da un ababy gang (foto d'archivio)

Ragazzino minacciato da un ababy gang (foto d'archivio)

Ferrara, 22 marzo 2024 – Li chiama angeli custodi. Lo sono veramente. Perché se non fosse stato per loro – due ragazzini di 12 anni che l’hanno fermata davanti alla scuola per raccontarle quello che da più di un mese stava succedendo a suo figlio – questa vicenda già molto grave avrebbe potuto prendere una piega ancora più drammatica. Una donna di 47 anni ha sorriso quando se li è trovati davanti.

"Ero andata a prendere mio figlio come ogni giorno, quando ho sentito le loro parole il cuore mi si è fermato nel petto". Era tutto vero. Quando ha chiesto al figlioletto, 12 anni, cosa stesse succedendo, lui ha confermato tra le lacrime. Raccontato che da mesi alcuni compagni di scuola gli avevano estorto soldi. Prima 20 euro, poi 50, poi ancora 150 euro. "Se parli ti prendiamo a botte. Nessuno più parlerà con te".

Era terrorizzato, ha taciuto, per giorni. Lui, che soffre di un disturbo nell’apprendimento, considerato dai bulli un bersaglio ideale. Prima è entrato in azione un ragazzo da solo, poi si sono uniti in tre, tutti suoi coetanei. L’escalation – tra bullismo e ricatti – nella stessa scuola media, a Ferrara. Scuola che ha reagito con decisione. I bulli hanno restituito, sotto gli occhi dei genitori convocati in presidenza, i soldi. Nei prossimi giorni verranno presi nei confronti degli alunni provvedimenti disciplinari.

Quando tutto è cominciato?

"Più o meno un mese fa, la classe aveva fatto una gita al liceo Ariosto. Era una di quelle iniziative per aiutare gli studenti nelle scelte future", ricorda la madre, che ha deciso di raccontare tutto perché non succeda mai più

I primi 20 euro

"Sì, il bullo gli aveva detto che se non gli dava quei soldi nessuno a scuola avrebbe più parlato con lui. Mio figlio ha un disturbo dell’apprendimento. E’ timido, per farsi voler bene fa quello che gli dicono"

Poi si è passati a 50 euro

"Si è fatto avanti un altro compagno di scuola, un ragazzo sempre di 12 anni di un’altra sezione"

E arriviamo all’altro giorno

"Un episodio gravissimo"

I bulli sono diventati tre

"I suoi compagni di classe si sono uniti con un altro adolescente che frequenta un’altra sezione, hanno formato una baby gang, intimandogli di portare a scuola 150 euro, di non fare parola con nessuno altrimenti lo avrebbero picchiato. Lo scambio di soldi è avvenuto all’interno della classe che frequenta"

Lo ha saputo da quei due ragazzini all’ingresso

"Sì e mi sono sentita morire. Ho preso in disparte mio figlio"

Cosa le ha detto?

"Mamma, ti chiedo scusa"

Scusa, perché?

"Perché non mi aveva raccontato nulla, lui che è tutta la mia vita. Ho sentito dentro di me lo strazio che deve avere provato in tutti quei giorni, a macerarsi nella paura, a tenersi tutto dentro senza sapere cosa fare, in balia di ragazzi della sua età"

Che cosa ha fatto?

"Sono entrata nella scuola, ho chiesto di parlare con il preside. Mi hanno ascoltato subito, due insegnanti e il dirigente. Hanno chiamato i genitori ed i ragazzi"

Hanno ammesso?

"La madre di uno di loro ripeteva che il figlio mai avrebbe fatto cose del genere, a difenderlo. Poi, quando si è resa conto, ha sostenuto che si trattava di bravate. Per il mio bambino non è stato uno scherzo. Hanno restituito i soldi, uno dei ragazzi ha ammesso le sue colpe. Il terzo non c’era, la famiglia è stata contattata al telefono. L’hanno saputo così"

Quei 150 euro non erano l’ultimo atto dell’estorsione?

"No, ne volevano altri 400. Proprio come una baby gang"

La scuola cosa farà ora?

"Decideranno un provvedimento disciplinare, forse la sospensione"

Cosa vuole dire ai professori?

"Serve più attenzione"

Ai genitori, come lo è lei?

"Di responsabilizzare i figli, possono creare danni psicologici irreversibili"

Ai tre bulli?

"A imparare il valore del rispetto"

Non ci sono solo loro

"No, ci sono quei due ragazzini che hanno salvato mio figlio. Ho chiamato i genitori, ho ringraziato i loro bravi figli per l’umanità, il coraggio, l’onestà"

E adesso?

"Sporgerò denuncia, voglio che si sappia".