Calci e pugni alla porta della ex: in manette

A San Giuseppe arrestato un operaio 29enne di origine albanese, che ha cercato di entrare in casa con la forza, minacciando la donna

Calci e pugni alla porta della ex: in manette

Calci e pugni alla porta della ex: in manette

A suon di pugni e calci ha cercato di abbattere la porta di casa dell’ex compagna che perseguitava da tempo. Un episodio costato caro a un operaio di ventinove anni di origine albanese, che è stato arrestato dai carabinieri. L’episodio è avvenuto a San Giuseppe, frazione di Comacchio, nella mattinata di domenica scorsa. L’uomo si era recato a casa dell’ex convivente e si è avventato sulla porta d’ingresso con calci e pugni, con l’obiettivo di varcare la soglia ed entrare. La giovane all’interno, comprensibilmente spaventata da quanto stava accadendo, ha subito preso in mano il telefono e ha chiamato la Centrale Operativa dei carabinieri.

Sul posto è stata immediatamente inviata una pattuglia del Radiomobile della Compagnia di Comacchio. Non appena giunti sul posto, gli uomini dell’Arma hanno immediatamente provveduto a bloccare il ventinovenne, quale sospettato dell’accaduto, proprio mentre stava cercando di allontanarsi a bordo della sua automobile. Poi, i militari hanno raggiunto la giovane, trovandola in casa in preda allo spavento per quanto era appena successo. Successivamente, hanno effettuato tutti gli opportuni rilievi: hanno accertato che sulla porta e sullo stipite erano presenti evidenti segni dei pugni e dei calci dell’ex compagno che avevano provocato quasi lo sfondamento della porta stessa. Dalle indagini dei carabinieri, poi, è emerso che l’indagato non aveva accettato la fine della relazione con l’ex compagna, avvenuta nel dicembre scorso, e aveva continuato a perseguitarla con e-mail, messaggi e chiamate, cambiando di volta in volta numero.

Tra l’altro, i carabinieri erano più volte intervenuti per le liti tra i due, e avevano informato l’autorità giudiziaria con attivazione del ‘codice rosso’, denunciando l’uomo per maltrattamenti in famiglia. Tutto questo, sino all’episodio di domenica mattina, con il tempestivo intervento degli uomini dell’Arma, che ha certamente evitato un aggravamento della situazione. L’operaio, incensurato, che abita a poche centinaia di metri dalla vittima, è stato arrestato in flagranza di tentata violazione di domicilio aggravata ed atti persecutori e portato alla Casa Circondariale di Ferrara su disposizione della Procura estense. Nella mattinata di ieri, il gip del Tribunale di Ferrara ha convalidato l’arresto per i due reati contestati, disponendo la permanenza cautelare in carcere con riferimento al solo reato di "atti persecutori".

v. f.