Calci e pugni all’ex per due giorni: arrestato

Un trentenne ucraino rapisce una connazionale rinchiudendola in casa, ma la donna riesce ad avvertire i carabinieri che la salvano

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di Matteo Radogna

L’hanno trovata sul letto, in lacrime. La gonna nera strappata, la camicetta sporca, il corpo pieno di lividi. Ai carabinieri della stazione di Ferrara che la stavano soccorrendo, singhiozzando ha subito detto di essere stata rinchiusa contro la sua volontà. Nonostante il trauma, ha avuto anche la forza di raccontare le violenze subite dall’ex convivente. Francesca (sia chiaro è un nome di fantasia) è ucraina, ha 30 anni,un lavoro e vive a Ferrara. Sabato sera si è messa d’accordo con l’ex fidanzato, anche lui ucraino, 30 anni, autotrasportatore, per passare insieme una serata in discoteca a Firenze. Musica elettronica a palla, tanti giovani in spazi ristretti e i soliti ammiccamenti. Lei balla e si diverte e l’ex convivente resta in disparte contrariato, pensando, forse, che dopo la serata si sarebbero rimessi insieme.

All’uscita dalla discoteca, la situazione degenera. Il trentenne le fa una scenata di gelosia decisamente sopra le righe e, dopo averla picchiata con calci e pugni, la scaraventa sull’auto e la riporta a Ferrara. Arrivati in città, l’uomo, invece, di condurla a casa, si dirige verso il suo appartamento trattenendola contro la sua volontà. Poi lui inizia ad alzare le mani. Schiaffi, pugni, calci. La prende e la spinge dentro il suo alloggio. La discussione prosegue. Lui minaccia di ucciderla. Le strappa il telefono e lo butta sul pavimento. La ragazza, terrorizzata, viene costretta dal trentenne a restare in camera da letto. Francesca non oppone resistenza, stanca delle percosse. E attende che la situazioni si calmi. Finalmente nella mattina di domenica si apre uno spiraglio: lui si distrae, lei recupera il telefono finito sul pavimento e chiama il 112 dei carabinieri, informandoli di quanto stava accadendo, salvo poi essere sorpresa dall’ex. Lui le strappa il telefono e nuovamente infierisce su di lei con calci e pugni.

La centrale operativa invia immediatamente sul posto il personale della stazione di Ferrara che riesce a liberare e soccorrere la ragazza ed arrestare l’ex compagno, con le accuse di sequestro di persona e lesioni personali. Si sono conclusi così i due giorni di follia del trentenne, che, accecato dalla gelosia, ha sottoposto a innumerevoli violenze la sua ex. La vittima poi è stata affidata alle cure dei sanitari del 118. Ora la ragazza si trova all’ospedale di Cona per le cure mediche del caso. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è finito al carcere dell’Arginone a disposizione dell’autorità giudiziaria. Ieri mattina il giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Ferrara ha convalidato l’arresto, eseguito per sequestro di persona, e ha ordinato la liberazione dell’imputato, al quale, in attesa del processo, è stata applicata la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima. Non solo. L’Arma fa sapere che "la ragazza è stata aiutata dal personale dei carabinieri professionalmente formato per intervenire nei reati di violenza di genere o contro le fasce deboli".