Caldo: "Afa record da domani a Ferragosto. Evitare di uscire nelle ore centrali"

Il meteorologo Pierluigi Randi sulla situazione climatica con temperature elevate che sta vivendo il territorio. "I primi sette mesi del 2021 sono stati i più secchi dal 1950. Sconsigliati i barbecue anche in pianura"

Una turista che si disseta di fronte al Castello

Una turista che si disseta di fronte al Castello

Ferrara, 11 agosto 2021 - Sarà un Ferragosto rovente. Ma speriamo non di fuochi e fiamme. Di sicuro, le temperature non saranno generose e il rischio di incendi piuttosto concreto. A confermarlo è il meteorologo Pierluigi Randi, vice presidente di Ampro.

Caldo, in arrivo Lucifero in Emilia Romagna a Ferragosto: ecco quanto durerà - Meteo, anche il Nord verso i 40°. Quando finirà l'ondata di caldo? Non a breve Randi, quando si registrerà il clou delle alte temperature nel ferrarese? "Il caldo record verrà registrato fra domani (oggi, ndr) e domenica. In Regione e nel ferrarese la colonnina di mercurio toccherà vette comprese tra i 37 e i 38 gradi. Temperature queste ultime di almeno sei gradi superiori alla media stagionale. Sulla costa la situazione è leggermente migliore, ma il tasso di umidità rimane piuttosto alto". Quello dell’umidità è un tasto dolentissimo. "Nel territorio ferrarese i tassi di umidità sono altissimi. Questo determina non poche complicazioni".

Complicazioni anche a livello fisico per le persone che vivono in questo territorio? "Assolutamente si. Per questo in linea di massima valgono i consigli di sempre".

Ad esempio quello di non uscire nelle ore più calde della giornata? "Si, infatti. Questo perché, complice il forte vento caldo, con temperature così elevate c’è una grandissima dispersione di ozono, che è un gas dannoso. Gli effetti più immediati sono, ad esempio, il bruciore agli occhi, oltre a generare problemi respiratori".

Dal punto di vista della siccità, come siamo messi? "Partiamo da una precisazione. I primi sette mesi del 2021 sono in assoluto i più secchi dal 1950 a oggi. Basti pensare che, teoricamente, sarebbero dovuti cadere sull’intero territorio almeno 180 millimetri di pioggia. Invece, dove è andata bene, ne sono caduti appena sessanta. Nelle zone in cui le precipitazioni sono state prossime allo zero ne sono caduti appena trenta. Quindi la secchezza del terreno, le temperature così elevate e le folate di vento caldo generano un mix davvero letale. Per questo è alto il livello di rischio degli incendi".

Anche qui in pianura? "Assolutamente sì. Dirò di più: c’è una direttiva regionale che vieta di fare i barbecue in collina. Personalmente mi sentirei di escluderli, in vista del Ferragosto, anche nelle zone pianeggianti. Quale sarebbe il rischio? "Il rischio è di dare adito, anche involontariamente, a incendi di grosse dimensioni. Queste condizioni di contesto creano le circostanze perfette affinché un piccolo fuocherello possa rapidamente divampare e diventare di dimensioni considerevoli. Di conseguenza, difficilmente domabile. Perciò mi sento di dare questo consiglio, onde evitare conseguenze piuttosto spiacevoli".