Caso Fiera, l’Appello. Il ricorso della procura: "Scavuzzo attendibile, processate Parisini"

Dopo la lettura delle motivazioni del proscioglimento dell’ex presidente il pubblico ministero ha impugnato chiedendo la riforma del verdetto. Sotto la lente la versione del grande accusatore e il ‘nero’ di bar e biglietti.

Caso Fiera, l’Appello. Il ricorso della procura: "Scavuzzo attendibile, processate Parisini"

Caso Fiera, l’Appello. Il ricorso della procura: "Scavuzzo attendibile, processate Parisini"

Il caso Fiera si prepara al ‘secondo round’. Lette le motivazioni del proscioglimento dell’ex presidente Filippo Parisini nell’ambito del procedimento per il presunto giro di mazzette tra i padiglioni, il pubblico ministero Ciro Alberto Savino ha depositato l’atto d’Appello alla sentenza. Al momento, l’impugnazione riguarda solo il troncone Parisini, mentre nei prossimi giorni è verosimile attendersi un atto analogo per l’assoluzione degli altri quattro coimputati (l’ex presidente Nicola Zanardi, l’imprenditore, ex collaboratore di giustizia e ‘grande accusatore’ Pietro Scavuzzo, l’imprenditore Angelo Rollo e l’ex direttrice Giorgina Arlotti) che avevano scelto di essere processati in rito abbreviato. Le considerazioni del pm ruotano principalmente intorno alla credibilità di Scavuzzo, demolita dalle conclusioni del giudice dell’udienza preliminare Carlo Negri. Secondo il tribunale, infatti, l’imprenditore avrebbe agito per vendetta nei confronti dei vertici della fiera che lo avrebbero estromesso da giro d’affari. Per rivalsa avrebbe dunque raccontato di un presunto giro di tangenti per l’esclusiva sugli allestimenti, di nero e ‘creste’ sui biglietti di ingresso, sui ricavati del bar e sui tagliandi per i parcheggi.

Un ‘sistema’ che, si diceva, in marzo il giudice ha smontato prosciogliendo Parisini (che aveva deciso di discutere l’udienza preliminare) e assolvendo tutti gli altri imputati. Secondo la procura, la volontà di rivalsa da parte di Scavuzzo è innegabile, ma questa non basterebbe ad annullarne la credibilità. Discorso analogo per l’atteggiamento ambivalente nei confronti dei vertici sottolineato dal giudice. Un comportamento che, secondo la pubblica accusa, non andrebbe valutato a sfavore dell’attendibilità dell’imprenditore in quanto, per raccogliere elementi sulla colpevolezza degli altri protagonisti, sarebbe stato necessario mantenere atteggiamenti amichevoli.

Riguardo alla modalità di esporre i fatti, la procura evidenzia come l’ex collaboratore di giustizia racconti senza inutili fronzoli, senza ricostruzioni che appaiano falsificate in maniera opportunistica e senza seguire uno canovaccio. Secondo il pm sarebbe quindi da ritenersi attendibile. L’impugnazione affronta poi i temi del peculato riguardante il ‘nero’ di bar e parcheggi e delle dazioni di denaro e altri beni a Parisini, elencando quelli che, secondo la procura, sarebbero gli errori di valutazione commessi dal giudice. La richiesta finale rivolta alla corte d’Appello è quella di riformare la sentenza del gup, disponendo il rinvio a giudizio dell’ex presidente della Fiera.

Federico Malavasi