’Con lagrime di giubilo agli occhi’ . Guercino e la pittura ferrarese

Il convegno "Con lagrime di giubilo agli occhi. Guercino e la pittura ferrarese" a Ferrara approfondirà il legame tra il pittore Guercino e la città, con interventi di studiosi e focus sul restauro di opere significative.

Domani e sabato 20 aprile si terrà il convegno ’Con lagrime di giubilo agli occhi. Guercino e la pittura ferrarese’ organizzato dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara e dalla Fondazione Ferrara Arte in collaborazione con il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università degli Studi di Bologna - Campus di Ravenna e l’ufficio tecnico organizzativo dell’Arcidiocesi di Ferrara - Comacchio.

L’appuntamento, aperto a tutta la cittadinanza interessata e ospitato nel nuovo spazio conferenze del Museo Schifanoia, sarà l’occasione per approfondire lo stretto rapporto tra il pittore centese e la città estense che ancora oggi conserva alcuni suoi capolavori. Tra i massimi esponenti della pittura del Seicento, Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino (1591-1666) ebbe, nel corso della sua lunga carriera, un rapporto privilegiato con Ferrara, dal primo soggiorno giovanile del 1619 quando, come ricorda Girolamo Baruffaldi, ammirò per ore "con lagrime di giubilo agli occhi" le pitture di Carlo Bononi in Santa Maria in Vado, fino alla realizzazione, negli anni della maturità, di pale d’altare che esercitarono un’influenza importante nel panorama artistico cittadino.

Il convegno, inserendosi nell’ambito delle iniziative volte a celebrare nel 2024 questo genio della pittura emiliana, intende affrontare diversi snodi dell’attività del pittore centese a Ferrara, il fondamentale contributo dei collaboratori, soprattutto i fidati Gennari, nonchè le sue relazioni con i pittori locali e la committenza.

Il programma degli interventi, articolato su due giorni ed aperto gratuitamente a tutti gli interessati, prevede il contributo di prestigiosi studiosi e ricercatori che approfondiranno la fortuna critica dell’artista e delle sue creazioni, la sua capacità imprenditoriale e la ricaduta sull’arte locale della sue soluzioni figurative. Una sessione del convegno sarà infine dedicata agli esiti dell’intervento di restauro e alle indagini tecnico diagnostiche condotte sul San Francesco che riceve le stimmate, opera realizzata dal pittore nel 1632 per la chiesa delle Sacre Stimmate di Ferrara, un recente recupero che ha portato nuova luce ad una delle opere ferraresi più prestigiose del Seicento.

re. fe.