Coronavirus Cina, le agenzie: "Stop viaggi aziendali"

Il punto delle agenzie di viaggi alla luce dell’emergenza sanitaria mondiale. "Preventivi in stand-by, questo è un periodo non turistico"

Silvia Zannini di Link Tours

Silvia Zannini di Link Tours

Ferrara, 4 febbraio 2020 - Viaggi verso la Cina e paura da Coronavirus, anche a Ferrara partenze sospese, che incidono soprattutto su imprese e aziende che mettono uno stop ai viaggi di lavoro. Stop necessario, dopo la cancellazione dei voli verso il grande Paese d’oriente e la raccomandazione dal governo cinese di sospendere i tour turistici con destinazione Cina (come anche sul sito della Farnesina, Viaggiaresicuri). Come stanno vivendo questa situazione i ferraresi? "Tutti i viaggi verso la Cina rimangono sconsigliati, ma, a prescindere d al comunicato ufficiale – spiega Amalio Guerra di Marisol Viaggi – i ferraresi sono facilmente influenzabili: il problema è psicologico, che si parli di terrorismo o di catastrofi naturali, nell’immediato l’italiano rinuncia al viaggio".

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In questo periodo l’agenzia non ha prenotazioni verso la Cina, "si tratta solo di preventivi, che per ora rimangono congelati fino a metà febbraio". La meta in questo periodo è richiesta principalmente non tanto per il settore turistico, quanto per quello commerciale. "Abbiamo fatto dei preventivi per alcune destinazioni tra febbraio e marzo – continua l’operatore di Marisol Viaggi – ma per adesso si temporeggia nel confermare il viaggio". Preoccupazione c’è e non solo se il viaggio è verso la Cina. "Anche chi fa le crociere è preoccupato – aggiunge – come chi come destinazione ha scelto le Canarie, ma a essere sconsigliati sono solo i viaggi verso la Cina e se uno vuole non partire perde tutto, non c’è un’assicurazione contro il timore e la paura". Annullato e riprogrammato è stato anche un viaggio commerciale prenotato a LinkTours, come spiega Silvia Zannini. "Era in programma l’8 e il 9 febbraio, ma l’abbiamo annullato e riprogrammato, dopo una serie di riunioni e nuovi accordi tra le aziende coinvolte". La fase è ancora calda. "I clienti sono spaventati, sia che ci sia da partire verso l’Oriente, che in Occidente. Non c’è stimolo a viaggiare, se non in casi strettamente necessari, come quelli di lavoro". Nonostante questo "non c’è per ora un calo né un rallentamento nelle prenotazioni – evidenzia Zannini – perché ora si sta già lavorando a pianificare i viaggi per l’estate, se si parla di Sud Est asiatico, emerge della titubanza, ma era inevitabile".

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"Noi siamo stati fortunati perché non avevamo prenotazioni verso la Cina – racconta Lella Massari di Marfisa Viaggi – abbiamo clienti che erano in partenza per la Tailandia, per i Caraibi e mete nell’Oceano Indiano, e sono andati via tranquillamente. La preoccupazione c’è come quando avvengono attentati o terremoti". "Non abbiamo avuto nessun annullamento – spiega Massimo Diolaiti del C.T.V. Centro Turismo Viaggi – avevamo delle aziende che dovevano andare in Cina, e hanno sospeso le partenze perché sono stati annullati tutti i voli. Un minimo di preoccupazione c’è, ma per altre mete in Oriente si parte ugualmente".