Crimini di guerra, la svolta "Pronti ai pignoramenti"

L’avvocato Anselmo commenta la decisione del giudice romano Iappelli che ha impugnato il provvedimento Draghi: "E’ la Germania a dover risarcire"

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FERRARA

C’è un importante contributo di Ferrara nella decisione del giudice della quarta sezione del Tribunale civile di Roma, Miriam Iappelli, di sollevare la questione di legittimità costituzionale in merito a un provvedimento del governo Draghi, che è appunto stato impugnato con la contestazione di incostituzionalità. il giudice contesta la decisione, diciamo salomonica, presa dal precedente esecutivo, sui risarcimenti che la Germania dovrebbe pagare per le vittime italiane del Terzo Reich. In sostanza con il provvedimento del 30 aprile scorso, il governo Draghi ha stabilito che la Germania non deve risarcire i parenti delle vittime, come peraltro alcune recenti sentenze hanno stabilito. E una di queste sentenze ha come base proprio Ferrara, perché riguarda la sentenza di condanna della Germania a pagare centomila euro ai parenti di Gualberto Cavallina, membro della XIV Brigata Garibaldi, che a novembre del 1944 venne catturato e deportato nel campo di concentramento a Dachau. Suo figlio Diego Cavallina, ex sindaco di Berra, assistito dall’avvocato Fabio Anselmo, è riuscito a far condannare la Germania a pagare centomila euro, come sentenziato dalla Corte di Appello di Roma a gennaio del 2021. Ma il governo tedesco non ci sta, addirittura non si è mai presentato in giudizio, criticando aspramente le decisioni della giustizia italiana. Fino ad appellarsi alla Corte di giustizia europea. Interviene così in soccorso il governo Draghi che decide di stanziare un fondo di ristoro di 20 milioni per le vittime. Ma il giudice Iappelli ci legge l’incostituzionalità e impugna il provvedimento. Tocca ora alla Corte Costituzionale esprimersi, e se sarà a favore di Cavallina e Anselmo e se la Germania non dovesse pagare, potrà iniziare l’iter dei pignoramenti di immobili storici tedeschi, come il Goethe Institut o l’Istituto storico germanico, solo per fare qualche esempio.

"Il nostro obiettivo è quello di eseguire coattivamente tramite pignoramento – commenta l’avvocato Anselmo – le sentenze che condannano al risarcimento in tema di crimini di guerra. E di fronte a crimini di guerra non c’è convenzione che tenga, non c’è immunità di giurisdizione che tenga: i crimini di guerra creano responsabilità che non sono eludibili. E’ un argomento di straordinaria attualità visto che la von Der Leyen vuol portare la Russia davanti al Tribunale dell’Aia. Se passasse veramente questo principio, io credo che qualsiasi Paese prima di dichiarare guerra, con tutto quello che ne consegue, ci penserà non una ma cento volte in più".

Cristina Rufini