MARIO TOSATTI
Cronaca

Due comunità chiuse nel dolore. I compagni di classe restano a casa. Incontro con gli psicologi scolastici

Sgomento tra Porotto e Vigarano, dove Alessandro frequentava la primaria: "Un bimbo bravo ed educato" .

Due comunità chiuse nel dolore. I compagni di classe restano a casa. Incontro con gli psicologi scolastici

Due comunità chiuse nel dolore. I compagni di classe restano a casa. Incontro con gli psicologi scolastici

Il giorno dopo la tragedia si respira incredulità e commozione tra Porotto e Vigarano Mainarda. Sono due le comunità profondamente scosse dalla morte di Alessandro Bruttomesso, schiacciato a 7 anni dal trattore guidato dal padre. La famiglia abita nella frazione ferrarese, ma il bimbo frequentava la II B della scuola primaria ‘Alda Costa’ di Vigarano. Ieri era l’ultimo giorno di scuola. Avrebbe dovuto essere un giorno di festa per tutti i bambini. Ma la tragedia di mercoledì ha spazzato via tutto. Nel plesso scolastico di via Margherita Hack, gli alunni sono fuori a giocare mentre la II B è vuota. Un silenzio assordante in un clima di grande cordoglio da parte delle maestre che, distrutte dal dolore, non hanno voluto parlare. A farlo è stata la vicepreside Virna Gavioli, anch’essa scossa emotivamente. "Lo abbiamo appreso ieri sera (mercoledì, ndr) dalla stampa – spiega –. Una notizia terribile a cui non volevamo credere. A fronte di questa tragedia, abbiamo informato tutte le famiglie della classe II B, le quali a fronte di quanto accaduto, hanno concordato che gli alunni non sarebbero venuti a scuola, in quanto il clima di festa dell’ultimo giorno non era consono al momento di lutto e dolore per la scomparsa del piccolo Alessandro. Abbiamo informato la dirigente di quanto successo e contestualmente anche lo psicologo che ci segue, organizzando nel pomeriggio un incontro con le famiglie degli alunni". Un ultimo giorno di scuola, quindi, funestato da una terribile notizia. "Tra gli alunni – prosegue la vicepreside – ancora non tutti hanno saputo cosa è successo".

Gavioli ricorda poi con commozione il piccolo Alessandro. "Un bimbo sicuramente tranquillo, molto educato e bravo. Siamo sconvolti" affmera. Andando verso Porotto e la casa colonica di via Cento nel cui cortile si è verificata la tragedia, si notano diverse macchine parcheggiate. In tanti, tra parenti e amici, si sono stretti intorno alla famiglia Bruttomesso, chiusa nel proprio dolore. All’esterno poche parole da parte di uno zio: "Lasciateci in pace, nessun commento in questo momento di dolore per tutta la famiglia". Il giorno dopo in paese non si parla d’altro. Alcuni si commuovono, altri non riescono nemmeno a parlare per il dolore e lo sconcerto. Nell’edicola del paese, la titolare Ornella Lanzoni parla di una "tragedia immane. Conosciamo la famiglia, soprattutto i nonni, abbiamo appreso solo oggi (ieri, ndr) quanto successo. Non ci sono parole se non tanto dolore per la morte di un bimbo così piccolo, siamo vicini alla famiglia. In edicola la gente non parla d’altro e sono tutti sconvolti per la disgrazia accaduta".

Poco distante nel bar caffetteria, alcuni conoscenti della famiglia sono ancora smarriti e sconvolti. "Che tragedia, che disgrazia" ripetono. "Conosco molto bene la famiglia – afferma Gianluca Giaretton –. Una tragica fatalità, credo sarà difficile uscire emotivamente da questo dolore. Una grande commozione, siamo tutti sconvolti".