Caro Carlino,
a proposito di eccidi a Ferrara, vorrei raccontare di un fascista (così classificato) padre di quattro figli, che, nonostante nulla di male fece nel ventennio, a fine guerra fu ricercato da tre individui (cosiddetti partigiani). Se i suddetti individui lo avessero trovato, avrebbero commesso un omicidio, da sommare ai già tanti commessi in quel periodo. Quel padre fu salvato, perché nascosto da una delle persone che, con la stessa modalità e nella stessa zona, nel ventennio fascista, nascose D’Alema senior, futuro padre di Massimo, perché inseguito per le vie di Ferrara dalla polizia del tempo. Così, da documentazione storica. Chi salvò quelle due vite diversamente pensanti, rischiò la propria. Sia i fascisti prima che i partigiani poi, arrivarono a pochi metri dai nascondigli. Quel padre visse fino all’ultimo dei suoi giorni con i suoi figli. Il resto è storia.
Vittorio Galetti
SU FERIS E IL DISSENSO
Caro Carlino,
non è la prima volta che Zaramella usa simili parole: ”principi stalinisti, bastoni in mezzo alle ruote“. Evidentemente quando termina la lettera con l’appello a dimettersi rivolto a chi non ha votato a favore al progetto Feris dimostra una concezione piuttosto singolare del confronto democratico; coloro che non sono d’ accordo con la giunta possono (o devono?) accomodarsi.
Andrea Finotti