Editoria e libri, il punto con Carlotto: "Salvaguardare argomenti e lingua"

Lo scrittore insieme a Patrick Fogli a Grisù per il festival delle parole: "Troppo precariato nel settore. Meccanismi perversi: si rischia di escludere tutti coloro che non vendono le proprie opere in tempi brevi".

Editoria e libri, il punto con Carlotto: "Salvaguardare argomenti e lingua"

Editoria e libri, il punto con Carlotto: "Salvaguardare argomenti e lingua"

Si è chiuso ieri sera dopo quattro giorni di eventi, musica e teatro ‘Grisù 451 | Festival delle parole’ a cura di Paolo Panzacchi, kermesse letteraria che ha visto tra i suoi ospiti nomi di risonanza nazionale come Bernardo Zannoni (premio Campiello 2022), le proposte al Premio Strega Olga Gambari e Fiammetta Palpatelli, e il duo di scrittori Patrick Fogli e Massimo Carlotto – quest’ultimo da qualche giorno in libreria con il romanzo crime ‘Trudy’ (Einaudi) – impegnati a guidare l’appuntamento degli ‘Stati Generali dell’editoria e dintorni’. "Sono anni che Massimo Carlotto si dimostra un precursore dei cambiamenti letterari, interpretando i momenti in cui riscrivere le regole di un genere, come il noir, sempre influenzato dal mercato – commenta il direttore artistico Paolo Panzacchi – Ma cosa s’intende coi confini del genere? È una suddivisione ancora necessaria? Carlotto ci rammenta di tornare a parlare di storie e non solo di quanto affollare gli scaffali in libreria. Forse è tempo di creare un movimento di opinione che si avvii proprio dalle autrici e dagli autori che hanno aderito agli Stati generali immaginati da lui e Patrick Fogli".

In una sala gremita di spettatori Fogli e Carlotto hanno posto l’accento sulla situazione del mercato editoriale in Italia, a partire proprio dal lavoro dell’autore, come illustra Fogli: "Nel momento in cui scrivi sulla pagina bianca la verità muore. Senza una Macondo né una balena bianca, gli scrittori contemporanei non esisterebbero e devono continuare a raccontare storie, anche e soprattutto a discapito della realtà. Il punto da cui partire è rivalutare il lavoro dello scrittore, perché scrivere per una platea di lettori è un lavoro. Il mercato siamo noi". Lavoro che coinvolge non solo gli stessi autori ma anche una filiera che impiega migliaia di professionisti, purtroppo sempre più succubi di un’organizzazione lavorativa che vive sui freelance. "Per salvaguardare non solo gli argomenti, la misura della realtà, ma anche la lingua, è fondamentale l’organizzazione del lavoro dentro le case editrici – afferma Carlotto –. Sempre di più ci si basa sul precariato: Redacta ha esaminato 825 casi di persone che lavorano in ambito editoriale con diverse funzioni facendo emergere una situazione insostenibile. Il libro, in quanto prodotto definito ‘intellettuale’, ‘nobile’, subisce dimensioni perverse: si lavora senza limiti di tempo e impiegando risorse spesso personali. Dunque l’industria editoriale stessa rischia di escludere tutti coloro che non vendano in tempi brevi, che non siano figli dell’istante".

L’appuntamento con Fogli e Carlotto non si esaurisce con questo incontro ma, dopo le due tavole rotonde di Bologna, gli Stati generali dell’immaginazione e del genere avranno certamente una prosecuzione il cui focus sarà il lettore, come indicato da Carlotto. In un panorama a tinte fosche, la premiazione del vincitore del concorso romanzo editi Grisù appare come una ventata di speranza. Nella sua seconda edizione, con la giuria presieduta dallo scrittore Paolo Regina, ha ricevuto il primo premio Enrico Losso con ‘Dove si nascono le rondini’.