Eleonora Malaguti, Vigarano stordita dal dolore per la morte della 45enne

Il ricordo degli amici: "Con Massimo e i figli formavano una famiglia perfetta. Era solare. Ci mancherà". Sarà eseguita l’autopsia

Vigarano piange Eleonora Malaguti

Vigarano piange Eleonora Malaguti

Vigarano Mainarda (Ferrara), 15 gennaio 2020 - C’è un dolore che si diffonde a Vigarano, nella stima e nell’abbraccio al marito Massimo e ai due figli, in un paese che ha visto crescere Eleonora Malaguti, la donna che si è spenta, lunedì pomeriggio, per un malore, probabilmente per un infarto, a soli 45 anni, in via Della Fornace, a pochi metri dalla porta d’ingresso della sua casa.

"E’ stata un eroe – sottolineano in paese – una madre che ha portato a termine il suo compito, fino alla fine, riuscendo inspiegabilmente a portare a casa la figlia e l’amica, a parcheggiare l’auto in sicurezza di fronte alla propria abitazione. Ci vuole tanto coraggio e tanta forza, quella che Eleonora ha sempre dimostrato di avere. In quelle condizioni, ha compiuto il suo ultimo miracolo". Era stata la figlia, che frequenta la scuola media e che la madre era andata a prendere a scuola, a chiedere aiuto. Da quel momento, i sanitari hanno fatto il possibile, per tentare di rianimarla.

Accanto a lei, fino all’ultimo respiro, il marito. Ogni tentativo dei sanitari purtroppo è stato vano. Pare che soffrisse di un problema alla valvola mitralica e che, per questo, fosse seguita dagli specialisti. Ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare e prevedere quello che è successo. Non si conosce ancora la data dei funerali. Nei prossimi giorni sarà effettuata l’autopsia, richiesta non dal magistrato (non è infatti a disposizione dell’autorità giudiziaria ndr.) ma dal medico.

"Eleonora portava il sole anche quando il sole non c’era – raccontano gli amici - . Siamo cresciuti insieme, a Vigarano Mainarda. Massimo è stato il suo fidanzato da sempre. E’ diventato suo marito. Hanno creato una famiglia bellissima. Hanno vissuto per i figli e per una famiglia meravigliosa che hanno costruito credendoci profondamente e soprattutto amandosi davvero". "Era la gentilezza in persona – racconta un conoscente -, aveva un sorriso per tutti. Emanava cortesia e grazia. Quando la vedevi e la incontravi ne chiedevi la fiducia, perché si coglieva immediatamente in lei, un’umanità unica".

Una donna bellissima e amorevole. "Vigarano è piccolo, ci consociamo tutti – racconta un coetaneo – con Massimo erano una coppia eterna, oltre il tempo, di quelle dalle quali oggi dobbiamo tutti da imparare. Insieme ai loro ragazzi, erano il simbolo di una comunità, Non ci capacitiamo di quanto sia successo e siamo vicini al dolore del marito e dei ragazzi che erano legatissimi a lei". Nel dramma che si diffonde, nell’abbraccio di un paese ad una famiglia, resta la forza di una donna che è stata, fino all’ultimo, un esempio di coraggio. Il marito metalmeccanico e lei commessa nella macelleria di Porotto, dove è sceso il dolore anche tra i tanti clienti. Amava i cavalli, le corse all’aria aperta.