
Faccia a faccia con il regista Cesare Bornazzini "L’inizio da assistente alla regia, amore immediato"
Codigoro, un paese da... cinema!. La classe 2ª C incontra il regista Cesare Bornazzini. Dopo aver visto il documentario Pomposia Monasterium in Italia primum (1996) di Cesare Bornazzini, la nostra Dirigente Scolastica Ines Cavicchioli ha invitato il regista ad un incontro con la nostra classe.
Come è iniziata la sua passione per il cinema?
"Per una persona di Codigoro, recarsi a Roma negli anni Settanta per fare cinema non era semplice. Ho cominciato come assistente volontario alla regia, non pagato, per poi arrivare alla sceneggiatura di film. Ho frequentato l’istituto dei “Fratelli della scuola cristiana” nel Friuli, dove spesso si teneva il cineforum: fu un amore immediato!"
Sappiamo anche dei suoi documentari...
"L’ambiente delle valli viene descritto in molte scene di film ed anche in alcuni documentari come “Pomposa” del 1950 del regista Florestano Vancini e Adolfo Baruffi. Nel 2000 nasce il mio progetto di restauro, un lavoro attento che parte dal difficile ritrovamento della pellicola negli archivi Rai, scomposta e priva della traccia audio. Ho deciso di impreziosire l’opera con un commento dell’attore ferrarese Arnoldo Foa"
Ha girato un documentario su “L’airone” di Bassani?
"Il testo è preso i dal libro di Bassani e tutto il documentario è un “camera car”:siamo sempre a bordo di un’automobile e facciamo un giro da Ferrara a Codigoro, poi a Volano e ritorno a Ferrara. Quando ho visto che la macchina da presa aveva prodotto un effetto che funzionava, ho chiamato l’operatore Paolo Muti per continuare le riprese. L’amico Lino Capolicchio, protagonista de Il Giardino dei Finzi-Contini, premio Oscar come miglior Film Straniero, è stato così gentile da prestarmi la sua voce nel mio “L’Airone”
Come è stato girare il suo primo documentario “Goro 1990”?
"Nel 1990 c’era stato lo sviluppo della coltivazione delle vongole che aveva portato il benessere a Goro. All’epoca, girando in pellicola, serviva lo sviluppo, la stampa, un direttore della fotografia ed un operatore. Credo che il mio lavoro non sia mai stato ufficialmente visto a Goro"
Come si trova a Codigoro?
"Avendo un po’ girato il mondo ed essendo stato molto tempo nella caotica Roma, riesco ad apprezzare la facilità di raggiungere tutti i luoghi quotidiani".