
Il braccio di ferro tra residenti e gestori. è destinato a protrarsi (Foto d’archivio)
di Federico Di Bisceglie
COMACCHIO
Per il momento siamo a poco meno di trecento firme. È partita nei giorni scorsi una petizione, promossa da un gruppo di cittadini e rivolta al Comune di Comacchio per chiedere – in buona sostanza – il rispetto della quiete notturna a fronte delle tante attività organizzate dagli stabilimenti balneari sulla Costa. Il piglio della missiva inviata in municipio, è abbastanza risoluto. "Chiediamo al Comune – si legge nel testo della petizione – di far rispettare il diritto al riposo negli orari notturni ai Lidi Ferraresi, così tanto violato negli ultimi anni da ben note "discoteche in spiaggia" che promuovono feste fino a ben dopo la mezzanotte, in media fino a dopo le due, usando strumentazione ad altissimo volume non protette da nessuna barriera".
L’inquadramento giuridico. "La legislazione nazionale in materia – prosegue la petizione avviata anche sulla piattaforma Change.org – ammetterebbe in linea di principio di poter effettuare di notte un rumore al più doppio rispetto a quello che si rileva in assenza di attività musicale. Non si comprende il motivo per cui una autorità pubblica permetta una violazione così plateale della ratio della normativa sull’inquinamento acustico ed è per questo che la raccolta firme vuole essere una manifestazione esplicita di un disagio che tante persone da anni sopportano durante i periodi estivi". Va detto che, a rafforzare la posizione dei locali, è intervenuta la sentenza del Consiglio di Stato che consente di protrarre le 40 attività programmate fino alle 2 del mattino. Ma torniamo al documento, promosso da Antonio Mezzaro. "Chiediamo – prosegue il testo della pec – che sia fatta applicare la norma in materia di inquinamento acustico prima di dover essere costretti ad agire per altre vie, considerando sia i numerosi danni provocati dal rumore ad alta intensità sulla salute delle persone, sia la perdita di valore commerciale delle abitazioni esposte a tale iniqua attività sonora". Il testo della petizione, pone in prima persona le domande a coloro che possono essere interessati a un’eventuale adesione. "Sei a conoscenza che una recente sentenza del Tar di Bologna aveva riportato i Lidi Ferraresi entro i limiti stabiliti a livello regionale e applicati in tutte le altre località balneari, ma che l’applicazione della sentenza è stata ora sospesa in seguito all’istanza presentata dagli stessi stabilimenti balneari con il sostegno del Comune? – si legge – Se sei stanco della situazione di disagio che si ripresenta ogni anno, unisciti a questa petizione per far sentire anche la voce di tutti villeggianti". Insomma, questo braccio di ferro è destinato a durare ancora a lungo.