"Formignana resta senza banca. Gravi disagi per anziani e imprese"

Tresignana, il consigliere della Lega Bergamini deluso dalla Regione: "Non fa nulla per evitare le chiusure"

"Formignana resta senza banca. Gravi disagi per anziani e imprese"

"Formignana resta senza banca. Gravi disagi per anziani e imprese"

Come d’abitudine, si recano allo sportello per prelevare il denaro necessario per le piccole spese settimanali e controllare i risparmi affidati alla banca per vivere con serenità il futuro. Ma, con sgomento, scoprono che la filiale non c’è più. Cancellata, nel giro di poco tempo, in nome del risparmio dei costi e della digitalizzazione. Un serio problema per gli anziani che vivono nei piccoli centri. Lo ricorda il consigliere della Lega Fabio Bergamini in relazione al caso di Formignana. "Ci sono volute settimane, per avere una risposta dalla giunta regionale rispetto alla mia interrogazione riguardante la chiusura della filiale bancaria di Formignana – sbotta il consigliere – : ci siamo sentiti dire che la Regione investe in educazione finanziaria, perché ormai è arrivato il tempo di usare le applicazioni telefoniche per la gestione dei servizi bancari. Davvero una risposta deludente".

Non le manda a dire, il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini, di fronte all’esito della sua interrogazione in viale Aldo Moro, con la quale si chiedeva conto degli ultimi sviluppi nel merito del “superamento” dello sportello Mps di Formignana. "Un atto che in molti temevano, dopo l’annuncio avvenuto nel 2021 della soppressione di 50 filiali sul territorio nazionale, sei delle quali in Emilia-Romagna. Aggiungiamo, purtroppo, la tendenza di molti istituti bancari a preferire soluzioni telematiche, che possono sembrare pratiche a chi padroneggia le tecnologie, ma che penalizzano le zone contraddistinte dalla presenza di anziani".

Ma non è tutto: "Avevamo chiesto alla Regione se fosse in atto una interlocuzione con il gruppo bancario – dice Bergamini – per capire le conseguenze della chiusura per il territorio e per il personale, senza contare le ripercussioni sulle realtà produttive della zona. Ci hanno risposto in maniera fumosa in merito a progetti di educazione finanziaria (tema stranamente entrato nell’agenda della giunta Bonaccini, incalzata dalla Lega durante la discussione del documento di economia e finanza). Non una parola sul Monte dei Paschi o su altri istituti che si sarebbero potuti coinvolgere per proseguire un servizio indispensabile alla comunità locale".