Galleria d’arte moderna, presto il via ai lavori

Cento, nel frattempo è stato attivato il progetto di unione con la Pinacoteca. La prima opera esposta nella ’casa’ del Guercino sarà ’Un rosario’ di Wildt.

Galleria d’arte moderna, presto il via ai lavori

Galleria d’arte moderna, presto il via ai lavori

CENTO

Con una iniziativa in Pinacoteca, che partirà da questo mese, il Comune fa sapere che stanno per reinziare i lavori alla Galleria d’Arte Moderna di Cento, chiusa da un quinquennio. "Ci sto lavorando – aveva detto qualche settimana fa l’assessore alla cultura Silvia Bidoli - spero di poterla inaugurare prima della fine del mandato". E ora un nuovo avvio. "La Galleria d’Arte Moderna è una vasta raccolta museale di opere del XX e XXI secolo, allestita nel 1959 in Pinacoteca e dedicata all’artista Aroldo Bonzagni, nato a Cento nel 1887 e precocemente scomparso nel 1918 a Milano a causa dell’epidemia di febbre spagnola – spiegano dal comune - Nel 1988 è stato trasferita a Palazzo del Governatore. E’ attualmente chiusa ma i lavori di adeguamento saranno avviati nei prossimi mesi. L’iniziativa ora di esporre in Pinacoteca una serie di opere della collezione contemporanea costituisce, dunque, anche un richiamo all’originario legame delle due raccolte civiche nella sede che un tempo le univa, e un preludio alla riapertura del museo con un nuovo allestimento".

Dal 1° maggio fino a gennaio 2025 infatti, la Pinacoteca Il Guercino aprirà un nuovo percorso di dialoghi con l’arte del XX secolo, ospitando ogni mese un’opera proveniente dalla collezione permanente della Gam, il secondo museo civico cittadino, anch’esso dedicato a un illustre pittore di origine centese. L’iniziativa, curata dal Centro Studi Internazionale Il Guercino e dall’assessorato alla Cultura , si propone di portare l’attenzione su alcune opere particolarmente rappresentative della raccolta novecentesca, attualmente non visibile al pubblico. Attraverso una serie di approfondimenti su opere scultoree di piccolo e medio formato, che saranno collocate in una teca al termine del percorso espositivo, si creerà un piccolo ma significativo spazio di contemplazione, nel quale ciascuna opera sarà accompagnata da una scheda di lettura critica, curata ogni volta da un diverso esperto con il coordinamento di Valeria Tassinari, nell’intento di proporre una riflessione corale sul legame tra innovazione e tradizione nella rappresentazione artistica. La prima serie di proposte è dedicata alla figura umana. Emblematica dello stretto rapporto tra immagine ed espressività è la prima opera scelta per inaugurare la rassegna, cioè il bronzo ‘Un Rosario’ del 1915, considerata uno dei capolavori del celebre scultore Adolfo Wildt, amico di Bonzagni e autore del suo monumento funebre, ora conservato nell’ingresso del Palazzo Governatore. L’opera rappresenta uno scarno volto femminile che interpreta con toccante e dolente umanità il tema della preghiera per chi soffre".

Laura Guerra