Galleria Matteotti Ferrara, negozianti furiosi: "Ragazzi sputano sulle vetrine"

I titolari delle attività di galleria Matteotti sono esasperati: "Servono vigilanza e forze dell’ordine". Il Comune: "Presto un tavolo"

L’allarme dei commercianti su sporcizia e bivacco in galleria Matteotti (foto d’archivio)

L’allarme dei commercianti su sporcizia e bivacco in galleria Matteotti (foto d’archivio)

Ferrara, 18 giugno 2022 - Ragazze e ragazzi che mangiano e sporcano, giocano a pallone e addirittura si sfidano a boxe, ascoltano musica ad alto volume, si tirano gavettoni e arrivano persino a minacciare gli esercenti. Sono scene quotidiane, che, in Galleria Matteotti, si ripetono con un’assiduità disarmante: "Non ne possiamo più" gridano disperati i titolari dei negozi che su quella porzione di città affacciano le proprie vetrine. Nessuno escluso. A cominciare da Paola Bucchi, dell’Enoteca Massimo, che giusto un paio di giorni fa ha dovuto affrontare una ragazzina minorenne che l’ha minacciata di tirarle uno schiaffo: "Da quando sono finite le scuole – denuncia – si ritrovano qui sotto gruppi di trenta o quaranta ragazzi. Sono maleducati e aggressivi. Mi è capitato di riprenderli e mi hanno sputato sulla vetrata. Allo stesso modo, evito di mettere fuori tavoli e sedie, se no chissà che fine fanno".

Una galleria sporca e ‘presidiata’ da adolescenti senza regole è fonte di rabbia ma anche di preoccupazione. Già, perché al netto di una bottiglia vuota lasciata in un angolo o di un panino spiaccicato sul pavimento, le scorribande spaventano potenziali clienti e turisti. "Sporcano, è vero – incalza Federica De Stefani de ‘La casa del guanto’ – ma soprattutto ascoltano musica ad alto volume, gridano e sfrecciano con monopattini e biciclette. Adesso che c’è caldo, hanno iniziato anche a tirarsi i palloncini pieni d’acqua". Al grido di ‘questo spazio non è un parco giochi’, dunque, i lavoratori chiedono un intervento dell’amministrazione. E il vicesindaco Nicola Lodi, prontamente, replica: "A giorni inviterò in Comune gli esercenti e gli amministratori dei condomini per discutere quali misure provare a prendere. A priori, non scartiamo nulla". Apertura, dunque, al dialogo e a eventuali proposte: dalla vigilanza privata ad un pattugliamento più severo delle forze dell’ordine, fino ad una futura chiusura – con vetrate – della stessa galleria. Il primo punto, in particolare, è quello più delicato.

Una sorveglianza attiva, ad esempio, il McDonald’s ce l’ha già, ma non può essere estesa a tutta la zona: "Da ormai quattro anni sto cercando il consenso unanime per ampliarla – spiega Gabriele Breveglieri, responsabile del noto fast food del centro – ma non ci sono ancora riuscito. Speriamo che il dialogo ora si intensifichi e che questo diventi il salotto buono della città. Ovviamente, nel caso in cui si arrivi a una situazione del genere, ogni negozio pagherebbe la propria quota in base alla metratura dello stabile: in tal modo, sarebbe uno sforzo economico uguale per tutti". Sul fronte dell’ordine pubblico, invece, la partita è più complicata. "E’ capitato di chiamare polizia e carabinieri – conclude Pia Di Vito della tabaccheria che quasi affaccia su via San Romano – ma alla loro vista i ragazzi scappano via veloci. Salvo poi tornare dopo. Così, l’economia di questa area è compromessa".