"Gestione dell’accoglienza Questo paese è un modello"

Il prefetto Rinaldo Argentieri ha sottolineato l’aiuto nei confronti degli ucraini

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Un’accoglienza che non sia solo ospitalità, ma anche piena integrazione. L’auspicio, emerso sin dalle prime ore dell’emergenza Ucraina, si è concretizzato sul territorio. Ieri, il Prefetto Rinaldo Argentieri ha fatto visita a Copparo e ha incontrato nelle aule del Centro di Formazione Cesta i rifugiati che frequentano il corso di lingua italiana. "Rappresento – ha detto loro – il Governo italiano, che, subito dopo l’invasione del vostro Paese, ha varato un piano di aiuti e di accoglienza per voi e per chi come voi è stato costretto ad abbandonare tutto e ha scelto l’Italia per trovare rifugio. Ci auguriamo che questa guerra finisca presto e che chi lo desidera possa ritornare in patria, per contribuire a ricostruirla riprendendo una vita serena e operosa. Chi invece immagina un futuro in Italia è il benvenuto". Il Prefetto ha ringraziato i Comuni, le cooperative, i centri di formazione, le associazioni, le forze di polizia, rappresentate dal capitano Manuel Scacchi e dal tenente Domenico Marletta della Compagnia Carabinieri di Copparo, e tutti coloro che si stanno adoperando nell’accoglienza. Parole che hanno emozionato le donne e i ragazzi ucraini, che hanno espresso gratitudine per l’aiuto e il sostegno ricevuti. Giunti nel Copparese, dove hanno trovato ospitalità, stanno frequentando il corso di italiano per stranieri tenuto dalla cooperativa Cidas al Cfp Cesta, su delega del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (Cpia) di Ferrara. L’insegnante Micaela Tosini da metà aprile, per tre giorni a settimana, tiene incontri per una ventina di ragazze e donne profughe ucraine e due minori al loro seguito: un primo passo per l’integrazione socio-lavorativa e la creazione di nuovi legami nelle comunità di accoglienza. Ad affiancare Tosini, ieri, anche una mediatrice interculturale di origine ucraina. "La direzione è stata immediatamente tracciata nei tavoli prefettizi per affrontare assieme il problema – ha rimarcato il sindaco Fabrizio Pagnoni -. Abbiamo fatto rete sul territorio per creare reale integrazione". Giovanni Lolli, presidente della Fondazione, ha anche offerto la disponibilità a "fornire il sostegno per l’inserimento sociale e professionale". Il Prefetto è stato inoltre invitato all’inaugurazione della mostra fotografica che sarà allestita in Municipio e che esporrà le opere di Olga Voronishcheva Nahorniak, una delle donne giunte dall’Ucraina che sta frequentando il corso.

Valerio Franzoni