Caro Carlino,
straordinaria la lettera sul Carlino di Mauro Marchetti in risposta al signor Finotti che accusa il Vicesindaco di Ferrara di acchiappare voti parlando alla pancia dei ferraresi, e che come barbiere avrebbe pochi titoli per fare politica. È a proposito di persone “illuminate e titolate” vorrei ricordare alcuni fatti che hanno segnato la storia politica ed economica del nostro Paese e del territorio. 1) Nel 1953 quando Enrico Mattei fondò l’Eni, la più grande azienda italiana, aveva la licenza elementare o poco più, e all’età di 15 anni Mattei si guadagnava da vivere commerciando il carbone che trasportava con la bici. Fu in quella occasione che comprese l’importanza dell’energia per un paese povero di risorse come l’Italia. 2) In anni più recenti “illustri titolati ed economisti illuminati” hanno portato al fallimento o svenduto prestigiose aziende pubbliche e private quali l’Olivetti, l’IRI, la chimica, la Coop Costruttori e nonostante questo alcuni di loro sono ancora sulla scena politica ed economica del Paese. 3) Per 70 anni sul nostro territorio ha dominato il pensiero unico di una certa parte politicasindacale illuminata che ci parlava di benessere dei lavoratori perseguendo l’ideologia e il modello di sviluppo economico dell’Urss, portando il territorio ferrarese ad essere ultimo in Regione per economia, lavoro e occupazione. C’è da chiedersi se quei lungimiranti e titolati personaggi parlassero alla testa o alla pancia dei ferraresi.
Brandina Barboni
Gentile lettrice, per la precisione, dopo la scuola elementare, Enrico Mattei frequentò la scuola Tecnica inferiore a Vasto: successivamente il padre lo mandò all’Aquila per frequentare la scuola Tecnica superiore e prendere il diploma. Ma il ragazzo non volle più studiare. I genitori come ultima speranza lo iscrissero alla scuola Tecnica di Matelica ma Enrico lasciò definitivamente la scuola.
c. b.