Ferrara: gru crollata a Boara, la rabbia dei condòmini

L’accorato appello: "Siamo fuori casa da 4 mesi, c’è l’autorizzazione alla rimozione e nessuno si muove: il sindaco intervenga"

Ferrara, 18 dicembre 2022 - Sono fuori dalle loro case da quattro mesi e sono disperati. Hanno atteso in silenzio che l’iter giudiziario, scaturito dal crollo dell’enorme gru a Boara sui tetti delle loro case, facesse velocemente il proprio corso, per poter rientrare negli appartamenti.

Il condominio Isotta a Boara con la gru crollata
Il condominio Isotta a Boara con la gru crollata

Riprendersi la propria vita in mano. Ma nonostante la disposizione del giudice per le indagini preliminari, Danilo Russo, di rimozione della gru con la sola prescrizione di non ’toccare’ la leva del freno, a ieri ancora nulla era accaduto. La gru è ancora lì dove si è piazzata dopo il fortunale di agosto scorso, causando danni ingenti ai tetti di alcuni appartamenti del complesso residenziale. La nota del giudice risale al 28 novembre, ma in venti giorni nessuno si è preoccupato di rimuoverla e consentire così ai proprietari che sono fuori casa da quattro mesi, di poter rientrare nei propri appartamenti, se non per tornare ad abitarci, almeno per prendere le proprie cose. Era stato ipotizzato che a Natale sarebbero potuti entrare di nuovo nelle villette...ma a Natale manca una settimana. E così, disperati, i residenti del condominio Isotta chiedono al sindaco Alan Fabbri di dar loro voce e di intervenire subito.

"Buongiorno signor sindaco, ebbene non ci è rimasta altra scelta – scrivono – Abbiamo provato a pensare che potesse essere un Natale alternativo, che potessimo addobbare con tante luci come quelle che vediamo nel centro della nostra meravigliosa città, anche il mostro che ci portiamo sulla testa dal 17 agosto scorso, sì, da ben 4 mesi. Ma sa com’è, la zona è ancora interdetta al passaggio e non ci è permesso di entrare nemmeno nei nostri garage per prenderle dagli scatoloni". Poi la speranza che vacilla. "Molti di noi – continuano i condòmini – non sanno più nemmeno cosa ci sia dentro gli appartamenti. Non possiamo entrare in casa nostra. Abbiamo pensato che lei avrebbe mantenuto la promessa di aiuti economici nei nostri confronti, di dare una sistemazione a chi ha 4 centimetri di acqua in salotto e nelle camerette dei propri figli, ma da settembre non abbiamo più notizie. E allora eccoci qui, costretti a rivolgerci a chi può darci voce, per chiederle, sindaco, di intervenire immediatamente per procedere alla rimozione della gru sopra la nostra testa, in quanto già autorizzata dal gip nel mese di novembre. Rimozione alla quale nessuno vuole pensare, perché ha un costo troppo elevato!". Ma non è l’unico prezzo, e neanche il più elevato. "Ed invece noi e la nostre famiglie quale prezzo stiamo pagando per via di un evento tanto assurdo quando assolutamente prevedibile, e che avrebbe potuto trasformarsi in una strage?? Le chiediamo fermamente di consentirci di rientrare in casa nostra, di attivarsi subito con un provvedimento urgente che lei ha il potere e il dovere di emanare. Perché sulle nostre teste non c’è la stella cometa e i Re Magi non passerranno di certo per Boara quest’anno".