Guerra ai piccioni del cimitero "Installate reti e cento dissuasori in molte cappellette e ambienti"

L’amministrazione comunale corre ai ripari contro il proliferare dei volatili

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Nell’ultimo anno si è presentata nel cimitero di Copparo una problematica, molto sentita dalla cittadinanza: la crescente e consistente popolazione di piccioni nel camposanto, con la conseguente presenza continua di guano su tombe e vialetti, che va a ledere il decoro delle strutture. Come riferito dal Comune, un alto numero di piccioni, negli ultimi dodici mesi, ha individuato come luogo di sosta abituale i tetti delle cappelle e dei loculi del cimitero copparese, anche a seguito del recupero di immobili precedentemente in stato di abbandono collocati nelle vicinanze del camposanto. Per questo sono state adottate alcune soluzioni per cercare di migliorare la situazione che si è presentata. "Due le considerazioni – spiegano dall’amministrazione comunale - : si tratta di animali protetti ed è complesso individuare interventi davvero risolutivi. Gecim, società partecipata che si occupa della gestione dei cimiteri, ha effettuato tutte le pulizie programmate, ma non sono risultate sufficienti a risolvere la problematica. Negli ultimi mesi inoltre, in accordo con l’amministrazione comunale, ha installato oltre cento metri di dissuasori sui tetti delle cappelle e dei blocchi di loculi più colpiti dalle deiezioni, laddove fosse possibile installarli. Questo intervento ha fatto registrare un miglioramento della situazione, pur non risolvendo completamente la problematica. Sentita Gecim e il suo amministratore unico Giacomo Turra, problematiche simili si stanno verificando anche in altri cimiteri dell’ex mandamento gestiti dalla società, destando ovunque preoccupazione da parte della cittadinanza".

Dunque, si sta cercando di affrontare la situazione della consistente presenza di piccioni al camposanto, tenendo in considerazione tutti gli aspetti del caso. Come riferito dalla società Gecim, quello del cimitero di Copparo non è l’unico caso che è stato registrato nella zona Una analoga situazione, ad esempio, viene segnalato anche presso il cimitero di Formignana. A testimoniarlo è il post che è stato pubblicato in questi giorni sulla pagina Facebook del Comune di Tresignana: a fronte della problematica, il Comune sta organizzando "alcuni incontri informativi – si legge - per illustrare ed eventualmente coordinare gli interventi dei concessionari sulle cappellette private".

Valerio Franzoni