Ha un tumore e il Covid: si arrende a 35 anni

L’uomo, pakistano, stava a Cento. È la vittima più giovane da inizio pandemia in provincia: a Cona era entrato per la sua patologia .

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di Silvia Giatti

FERRARA

Nella lista dei decessi di persone positive al Covid 19 c’è il nome di un 35enne. Si tratta della persona più giovane fino ad oggi registrata nel Ferrarese fra coloro che sono stati colpiti dalla Sars-Cov2. L’uomo era originario del Pakistan e risiedeva a Cento. È deceduto mercoledì, in un reparto covid dell’ospedale di Cona. Da tempo era affetto da un male incurabile ai polmoni ed è stato durante il suo ricovero al nuovo Sant’Anna, avvenuto lo scorso 17 giugno, che poi risultò positivo al Coronavirus, nonostante non presentasse i sintomi della malattia. Si tratta della 181 vittima registrata nel Ferrarese fra le persone che sono morte con il virus mentre è la ventunesima per Cento.

I dati dell’ultimo bollettino che fotografa l’andamento della pandemia a livello locale, invece sono confortanti. Nelle ultime 48 ore non si registrano nuovi ricoveri e su 247 tamponi che hanno ricevuto il referto diagnostico nessuno di questi è positivo. Altri 321 sono in attesa di una risposta. Il totale dei casi postivi delle ultime ore inoltre cala passando a 60 casi positivi rispetto agli 82 del 25 luglio. Dall’inizio della pandemia il territorio conta 1085 persone infettate di cui 38 residenti fuori provincia. I guariti, invece, sono complessivamente 234.

La Regione intanto ha stanziato 127mila euro per avviare alla formazione 800 medici specializzandi per gestire l’emergenza di un malato da Coronavirus, ma che sarà preparato anche per affrontare altre epidemie in generale oltre a situazioni catastrofiche. Il progetto nasce da un’iniziativa del preside della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Modena e Reggio-Emilia Giovanni Pellacani che paragona questa formazione "un po’ come quella che si fa ai soldati quando devono andare in guerra" ha detto ieri, nella sede di Viale Aldo Moro, a fianco dell’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini. Un corso rivolto agli specializzandi dell’ultimo anno che coinvolgerà anche la facoltà di Medicina di Unife. Una nuova formazione che in parte si terrà a distanza, online, ma anche con simulazioni su manichino e tirocinio pratico sul campo che si completerà entro ottobre. Il progetto nasce da una proposta del professor Giovanni Pellacani, che è anche presidente dell’Osservatorio regionale per la formazione specialistica.

"Le esperienze maturate nella gestione dell’emergenza da Covid-19 hanno mostrato come medici di diverse specialità abbiano contribuito a sostenere i reparti interessati avendo comunque bisogno di una formazione specifica e di un affiancamento e pertanto riteniamo utile e necessario per il nostro servizio sanitario contribuire alla preparazione di questi medici" commenta Donini. Il percorso "consoliderà la preparazione dei medici specializzandi attraverso un gruppo di docenti che definirà i contenuti formativi e le modalità di apprendimento" ha infine spiegato Pellacani.