’I civici’ con Anselmo: "Noi, persone del fare". Fusari e Maresca non saranno in lista

Gli esponenti di ’Azione civica’ e ’Ferrara bene comune’ dietro le quinte. Spazio ai volti nuovi: "Un quarto è sotto i 25 anni, con noi da tempo". L’avvocato: "Fabbri, tra fallimenti e assenze: si è rifatto vivo solo ora". . . .

’I civici’ con Anselmo: "Noi, persone del fare". Fusari e Maresca non saranno in lista

’I civici’ con Anselmo: "Noi, persone del fare". Fusari e Maresca non saranno in lista

Pragmatismo, concretezza. Perché noi siamo "le persone del fare". A presentarsi con questo expertise è Marisa Tassinati Cardin, candidata della lista ’I Civici’ che dà subito una connotazione chiara al suo impegno sulla "sanità del territorio" e in risposta alle "tante fragilità". Prima di tutto, però, occorre recuperare "la bellezza e la gentilezza perdute in questi anni di amministrazione".

La candidata in qualche misura traccia un solco che permea un po’ tutti gli esponenti della lista a sostegno di Fabio Anselmo. Prima corteggiati, poi conquistati nella grosse koalition, i civici sono stati "i primi che ho incontrato quando ho scelto di candidarmi a sindaco", scandisce l’avvocato assicurando che "molti dei temi a loro cari, sono diventati prioritari nel mio programma". A proposito dello stile con cui Roberta Fusari e Dario Maresca si sono distinti nel portare avanti la loro attività di opposizione – i consiglieri uscenti non saranno candidati, ma lavoreranno dietro le quinte – Anselmo è molto chiaro.

"A me pare – osserva – che il loro garbo non sia stato ricambiato. Questa amministrazione ha invece, più volte, attaccato diversi esponenti dell’opposizione in maniera forte. E ora, lo stile mistificatorio che sta adottando in campagna elettorale, è una prosecuzione di questo modo di agire". L’excursus sui "fallimenti di questa giunta" è ampio, ma Anselmo attacca su due fronti in particolare: "La gestione dei fondi delle partecipate, utilizzati per pagare feste e concerti, a beneficio di aziende private e non della città" e quello legato alla "sanità". Tema, quest’ultimo, "su cui il sindaco è sempre stato assente". D’altra parte, chiude l’avvocato, "l’ologramma si è rivitalizzato solo adesso, perché siamo in campagna elettorale". Patrizia Di Mella pone l’accento sui profili che i civici hanno schierato in lista. "Siamo tutte persone che, a vario titolo, hanno fatto numerose attività che potranno essere utili al governo di questa città – afferma – e siamo pronti a metterle in campo, facendo attenzione a valorizzare le diversità".

Se Giorgio Salmi pone l’accento sulla "risposte inesistenti circa le associazioni sportive, a meno che non si trattasse di amici degli amici", Patrizio Fergnani solleva il tema dei dipendenti comunali a cui il candidato esprime la sua "solidarietà" e formula l’invito a "non aver paura". "Il Comune – dice – è ridotto male perché molti dipendenti pensionati non sono stati sostituiti. Si sono introdotti i Cfl, contratti precari, e molte risorse vengono impiegate per pagare lo staff del sindaco". Tommaso Lanzoni indica la necessità di rendere Ferrara più "attrattiva, una città per restare in particolare per gli studenti universitari", mentre Fabrizio Salmi torna sull’annoso tema del teleriscaldamento invitando a "un progetto di ampliamento della rete, sfruttando l’impianto di Casaglia: un piano da cui la città trarrebbe beneficio anche sotto il profilo ambientale".

Dopo il passaggio di Miranda Manservigi sulla necessità che l’ente si faccia "promotore anche del rapporto fra le imprese" sottolineando i problemi legati all’accesso al credito e la sottolineatura sulla necessità di "rendere il Castello estense più attrattivo per i turisti, rendendolo un museo più ricco" fatta dal docente Riccardo Rimondi, è la volta dei due ‘registi’, Fusari e Maresca.

"I nostri candidati – dicono – rappresentano un ampio spettro della popolazione ferrarese, un quarto di loro sono sotto i 25 anni. Per la gran parte sono persone che hanno lavorato con noi da diverso tempo. Tutte, comunque, molto competenti".