I comitati consultivi misti: "Bene la partecipazione del mondo dei volontari per una sanità migliore"

La direttrice generale Ausl Calamai: "E’ necessario che la dialettica fra le parti sia costruttiva, questi organismi promuovono il miglioramento della qualità dei servizi". Fabbri: "Così le istituzioni si pongono dal punto di vista del cittadino" .

I comitati consultivi misti: "Bene la partecipazione del mondo dei volontari per una sanità migliore"

I comitati consultivi misti: "Bene la partecipazione del mondo dei volontari per una sanità migliore"

Il rapporto con i cittadini in forme organizzate è un elemento importante e strategico per la qualità dei servizi sanitari. È quanto emerso nel corso del convegno ’Comunità e sanità: il ruolo dei comitati consultivi misti dalla parte del cittadino’ che martedì ha riempito la Sala della Musica a Ferrara. Ampia partecipazione all’evento pubblico, promosso dalle Aziende Sanitarie ferraresi e patrocinato dal Comune di Ferrara con l’obiettivo di informare, sensibilizzare e rilanciare il ruolo di questo organismo consultivo, previsto dalla legge, che rappresenta la possibilità di partecipazione organizzata delle Associazioni di volontariato e di tutela dei diritti in ambito sanitario e sociosanitario, che ha richiamato l’attenzione, oltre degli stessi componenti dei Comitati, dei volontari di associazioni ed enti del Terzo Settore e del personale sanitario.

"La partecipazione attiva dei cittadini – ha dichiarato Monica Calamai, direttrice generale Azienda USL e commissaria straordinaria Azienda Ospedaliero universitaria – è significativa e va a influenzare il funzionamento delle due Aziende, per questo vi è la necessità che la dialettica fra due parti sia costruttiva grazie anche al ruolo rappresentato dai Comitati consultivi misti, importanti fin dalla loro creazione e che hanno sempre continuato a evolversi quale parte integrante del sistema delle relazioni col cittadino, dell’informazione e della comunicazione". Un intervento ad ampio raggio, dagli aspetti già in corso (creazione di gruppi di lavoro su segnalazioni, in particolare per l’abbattimento delle barriere architettoniche, e organizzazione di iniziative pubbliche) alle sfide future (consolidamento del percorso formativo per ‘pazienti esperti’ nei PDTA e sperimentazione di nuove raccolte e analisi per le segnalazioni). Calamai ha anche annunciato "il rinnovo a fine anno delle cariche e dei componenti dei Ccm". Le traiettorie per la qualità dei servizi sanitari a 30 anni dell’istituzione dei CCM sono state affrontate da Marilena Fabbri, responsabile Rapporti con la cittadinanza e associazioni di utenti, direzione generale Cura della persona, salute e welfare della Regione, che ha evidenziato: "La partecipazione dei cittadini all’interno dei servizi sanitari è prevista dal legislatore non solo come diritto ma anche come responsabilità. Il rapporto con i cittadini e le loro forme associative costituisce un patrimonio irrinunciabile per la garanzia del sistema, con un ruolo di stimolo, verifica dei bisogni, supporto nella programmazione, monitoraggio dei risultati e dell’efficacia dei servizi, verifica dell’accessibilità, equità, rispetto della dignità dei pazienti e umanizzazione delle cure, riduzione del rischio clinico. Un pungolo che richiama le istituzioni a porsi dal punto di vista del cittadino".

Un impegno raccontato dalla voce degli stessi protagonisti, a partire da Cesare Guzzon, nella doppia veste di presidente del Comitato consultivo regionale per la qualità dei servizi sanitari dal lato del cittadino e vicepresidente del Ccm Sud Est che ha ripercorso il lavoro a livello regionale e locale. Tanti gli spunti di lavoro per arricchirne il funzionamento, come dichiarato dal presidente del Ccm Centro Nord Davide Brugnati: "L’obiettivo è permettere un dialogo fluido, completo e pertinente fra cittadini, associazioni di volontariato, Aziende sanitarie per ottenere un miglioramento dei servizi". L’auspicio è divulgare quello che i Ccm fanno per renderli conosciuti da più persone. "Un impegno che ci coinvolge tutti", ha dichiarato il presidente del CCM Ovest Nevio Finotelli. L’evento si è concluso con una “chiamata all’azione” da parte del Centro servizi volontariato Terre Estensi rappresentato dal consigliere Mario Ansaloni: "Invito le associazioni a pensare ai rinnovi in programma a fine 2024 e arrivare pronti per gennaio 2025 per diventare da spettatori ad attori nel sociale e nel sociosanitario".