"Il costo del grano ricadrà sui mulini. Presto salirà anche la farina"

Mario Guerzoni della storic attività di Bondeno prevede una crescita delle tariff anche nel suo settore

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La farina – presto – aumenterà, parola dei mugnai. Il che ovviamente farà lievitare ancora il prezzo del pane. I dati di Eurostat – l’agenzia di statistica dell’Unione europea – sono impietosi: tra agosto 2021 e agosto 2022 il prezzo del pane in Italia è aumentato del 13,6%, ben al di sopra quindi dell’inflazione media, che secondo i dati dell’Istat nello stesso periodo è aumentata dell’8,4%. A livello europeo, l’incremento medio del prezzo del pane nell’Unione nell’ultimo anno è stato del 18%. Giusto per avere un metro di paragone, tra agosto 2020 e agosto 2021 l’aumento era stato del 3%. Ma se l’Italia piange e tiene stretta il portafoglio, ci sono altri paesi dove va anche peggio.

In Ungheria per fare un esempio gli aumenti sono stati del 66%, in Lituania del 33%, in Estonia e Slovacchia del 32%. Passando invece alle città italiane più care per quanto riguarda il prezzo del pane al kg nel 2022, al primo posto della classifica troviamo Ferrara: secondo quanto riferito da Assoutenti, l’associazione no profit per la tutela dei consumatori, qui il costo del pane si aggira attorno ai 9,80 euro al chilo. Non va meglio nemmeno a Forlì che guadagna il secondo posto tra le città italiane più care: qui un chilo di pane costa 9 euro. Stando ai dati riferiti da Assoutenti, dopo Ferrara e Forlì, la terza città con i prezzi più alti del pane è Venezia.

Secondo i calcoli di Coldiretti – una delle associazioni di rappresentanza dell’agricoltura italiana – l’implicazione di questo aumento è che le famiglie italiane spenderanno 900 milioni di euro in più rispetto al 2021 per il pane, che è il prodotto più presente sulle tavole. "Un chilo di grano viene pagato oggi agli agricoltori intorno ai 36 centesimi e serve per produrre un chilo di pane che viene venduto a consumatori a prezzi che variano in media dai 3 ai 5 euro a seconda delle città – precisa Coldiretti –. L’incidenza del costo del grano sul prezzo del pane resta dunque marginale pari a circa il 10% in media".

"Marginale resta anche l’aumento del prezzo della farina necessaria a produrre un chilo di pane – spiega Mario Guerzoni titolare con la sorella Marta, dello storico molino Guerzoni di Bondeno – che comunque prevede un aumento del prezzo delle materie prime che era rimasto stabile in queste settimane. Chi ha avuto la possibilità di fare accordi di fornitura dell’energia per tempo, sta gestendo abbastanza bene il periodo. Non posso parlare per il futuro. Innegabile invece l’aumento di altri elementi come la carta per i sacchi o le spese di logistica. È chiaro - sottolinea Guerzoni - che per i fornai che utilizzano gas ed elettricità per le loro produzioni i costi sono esplosi".

Lauro Casoni