
Lo chef ha officiato uno spettacolare show-cooking a Palazzo Pendaglia, sede dell’istituto Vergani-Navarra "Viene naturale pensare a quanto la cucina italiana sia simile e rifletta la nostra identità nazionale" .
Rinascimento in cucina. Nello scenario di Palazzo Pendaglia lo chef Igles Corelli ha riportato in vita la tradizione gastronomica estense.
Un viaggio attraverso piatti che raccontano come la cucina possa essere il più efficace degli ambasciatori culturali del nostro Paese. Ieri lo chef Igles Corelli ha officiato uno show-cooking dedicato alla cucina rinascimentale a Palazzo Pendaglia, che oggi ospita l’Istituto alberghiero Vergani-Navarra. Corelli, ferrarese d’adozione, nato a Ravenna nel 1957, ha trasformato la cucina in un teatro, dove ogni movimento è preciso, ogni taglio studiato, ogni abbinamento frutto di una cultura gastronomica sterminata.
’Festina Lente’ è un progetto finanziato dal Ministero del Turismo, volto alla valorizzazione dei comuni a vocazione turistico-culturale nei cui territori ci sono siti riconosciuti dall’Unesco e dei comuni appartenenti alla rete delle città creative dell’Unesco. Per il territorio ferrarese il finanziamento è stato concesso al sito Unesco ’Ferrara città del Rinascimento e il suo Delta del Po’, ai Comuni di Ferrara, Comacchio e Ostellato. "Progetti come questo rappresentano l’essenza del turismo che vogliamo promuovere", commenta l’assessore Matteo Fornasini. "La Strada dei Vini e dei Sapori crede profondamente nel valore culturale del cibo", spiegato Silvia Bozzato, direttrice dell’associazione. Era presente Carlo Magri, vicepresidente della Fondazione Palio Città di Ferrara. "Viene naturale pensare – ha detto Corelli – a quanto la cucina italiana sia simile alla nostra identità nazionale: complessa, stratificata, apparentemente contraddittoria eppure profondamente coerente. Una cucina che sa essere sofisticata senza essere pretenziosa, ricca senza essere ostentata".