CronacaIl sottopasso di Fer Collaudo superato, primo semaforo verde "Opera fondamentale"

Il sottopasso di Fer Collaudo superato, primo semaforo verde "Opera fondamentale"

Eseguito nella notte il test di carico sulla struttura di via Bologna. Gli addetti hanno posizionato blocchi di calcestruzzo per 95 tonnellate. Entro il 2025 ci passeranno i treni per Codigoro, Rimini e Ravenna.

Il sottopasso di Fer  Collaudo superato,   primo semaforo verde  "Opera fondamentale"

Il sottopasso di Fer Collaudo superato, primo semaforo verde "Opera fondamentale"

Primo semaforo verde. Il collaudo al sottopasso di via Bologna – il maxi cantiere Fer – ha dato esito positivo. Circa 30 addetti, tra responsabili di cantiere e operatori dei trasporti, l’altra notte hanno realizzato alcuni test di collaudo, sottoponendo la struttura a un carico di 95 tonnellate, realizzato con il posizionamento di 36 grossi blocchi di calcestruzzo, e verificando con alcuni sensori la risposta alle imponenti sollecitazioni. A sovrintendere le operazioni c’era Fer, stazione appaltante del progetto. Per realizzare il collaudo si è resa necessaria la chiusura di via Bologna nel tratto tra via Foro Boario e via Mambro. Chiusura che è stata più breve del previsto visto che era inizialmente programmata dalle 22 di ieri fino alle 7 di ieri, ma alle due e trenta circa l’arteria è tornata interamente percorribile. Ora, acquisiti i primi riscontri positivi dai rilevamenti, nei prossimi giorni i tecnici studieranno nel dettaglio tutti i dati registrati dai sensori posti in alcune ‘colonne’ posizionate nel tunnel. Il ‘solettone’ stradale che sorpassa il condotto sotterraneo è di circa un metro e 40 di spessore: 80 centimetri di impalcato più 60 di spessore stradale. Nella porzione sottostante la parte più profonda del tunnel è posta a 18 metri sotto la superficie.

Qui passeranno, entro il 2025, le linee Ferrara-Codigoro e Rimini Ravenna. L’attivazione delle corse sarà realizzata entro l’inizio del 2025. Si tratta di un complesso lavoro ingegneristico che sta portando all’apertura di una nuova via di collegamento di quattro chilometri tra la zona di via XVI Marzo e quella di via Fabbri. Attualmente l’attività di scavo è stata quasi terminata lungo l’intero tratto, fatto salvo, nella zona della ‘bretella’ Ferrara-Poggio Rusco, per la quale le attività saranno completate più avanti. Il percorso lungo il quale sono posati i nuovi binari consentirà di superare dislivelli anche di 10 metri, nel punto più basso. L’investimento per la realizzazione dell’opera è cospicuo: si parla di oltre 48 milioni di euro. Parzialmente, come ricorda l’assessore ai lavori pubblici Andrea Maggi, il Comune compartecipa al finanziamento. L’amministrazione ha infatti stanziato circa 3,5 milioni di euro. "Si tratta – chiude Maggi – di un’opera davvero ciclopica e fondamentale per la nostra città. Il buon esito del collaudo, ora, rende il traguardo della realizzazione completa più vicino e concreto".

f. d. b.