Immobile con il ’cappotto’ Non si paga la Cosap

La misura a favore delle imprese artigiane annunciata dall’assessore Fornasini "La decisione della Giunta passerà in Consiglio e mi aspetto collaborazione"

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FERRARA

A Ferrara niente canone di occupazione del suolo pubblico per chi installa un ‘cappotto’ termico alla propria abitazione. "Una misura a favore delle imprese artigiane che operano nel settore dell’edilizia". A dirlo è l’assessore al Bilancio Matteo Fornasini, a margine della deliberazione adottata dalla Giunta ieri mattina. Concretamente, si tratta di una proposta di modifica del regolamento per l’applicazione del ‘Canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria’. La delibera approvata dalla Giunta, ora approderà anche in consiglio comunale. Sede nella quale, dice Fornasini, "mi aspetto la collaborazione di tutti, visto e considerato che si tratta di una misura a favore delle imprese e nell’interesse della ripresa economica dell’intero sistema ferrarese, oltre che delle famiglie". Nel dettaglio, la misura prevede che l’installazione di un cappotto isolante perimetrale di un immobile non sia gravata dai costi della ‘Cosap’ (Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche), nel caso in cui l’immobile confini - per qualche centimetro - con marciapiedi, piazze, strade. In generale, installazioni di questo tipo sono state fortemente stimolate dalle agevolazioni del Superbonus 110 per cento. "Riteniamo - continua Fornasini - che sia un’azione in primis di buon senso, che rispecchia la piena volontà di incentivare e agevolare il percorso per l’efficientamento energetico degli edifici e la promozione di tecniche di edilizia sostenibile. Pare infatti paradossale che agli incentivi del Superbonus debbano - in alcuni casi - corrispondere nuovi costi per i pochi centimetri di spessore di un ‘cappotto termico’. Sfrondare i costi inutili, semplificare le procedure, liberare i cittadini dalla burocrazia sono obiettivi fondamentali che ci siamo dati e che stiamo perseguendo con azioni concrete". E su questo l’assessore tiene a rimarcare una distanza rispetto "a molte realtà a noi prossime: pur avendone la possibilità, città come Bologna hanno deciso di mantenere questo canone". "Questa decisione assunta dall’amministrazione – dice ancora l’assessore – si inserisce a pieno titolo nel solco tracciato dagli interventi che abbiamo messo in campo in questi mesi a favore delle imprese in difficoltà. Il settore dell’edilizia è assolutamente strategico. Attorno al comparto legato alle costruzioni, infatti, si muove una filiera che il nostro Comune ha tutta l’intenzione di riaccendere e valorizzare il prima possibile". Ancora una volta, è la conclusione, "abbiamo ritenuto di tenere in debita considerazione gli interessi dell’ossatura portante del nostro sistema produttivo: le imprese artigiane".